Famiglia

Farnesina: tilt al metal detector, bombe e pistole inesistenti nelle borse

Lo spiacevole episodio si è verificato questa mattina. I carabinieri in allarme, poi si è capito che c'era un guasto

di Gabriella Meroni

Attimi di panico questa mattina alla Farnesina, quando il metal detector collocato a uno degli ingressi del ministero, forse ”impazzito” a causa di un virus, ha fatto apparire bombe a mano e di pistole a tamburo nelle valigette e nelle borse di alcuni visitatori. I carabinieri che controllavano il monitor – installato oggi per la prima volta – sono saltati sulla sedia quando hanno visto nella 24 ore di una persona che si stava recando alla presentazione degli eventi culturali del semestre europeo, con il ministro degli Esteri Franco Frattini, una bomba a mano. Immediatamente hanno chiesto di aprire la valigetta, al cui interno non c’era ovviamente nessun ordigno, e per ben tre volte e’ stata passata sotto il metal detector: ogni volta appariva una bomba a mano. Lo stesso incidente e’ accaduto ad altre due persone, nelle cui borse risultava invece, visibilissima, una pistola a tamburo. Anche in questi casi i controlli hanno dato esito negativo. E’ probabile che a far impazzire il metal detector, che sarebbe stato prestato da un’altra amministrazione, sia stato un virus, che ha ”confuso” i database dove sono catalogati gli oggetti pericolosi che la macchina ha il compito di identificare.

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