Lo slogan scelto da Federico Borgna per le amministrative è “Cuneo guarda avanti”. Ora, dopo il risultato del primo turno, il candidato sindaco di una coalizione di liste civiche trasversali, da destra a sinistra Udc compresa, “guarda” al prossimo obiettivo: vincere il ballottaggio forte di un 36,17% di voti. Se la dovrà vedere con il candidato della coalizione “ufficiale” del centrosinistra, Pierluigi Garelli, che si è fermato al 30,57%. L’uomo che viene dalla società civile, il candidato che ha da vincere più di una scommessa, è piaciuto ai cuneesi: «Nessuno se l’aspettava», dice. Non si aspettavano che Borgna, presidente regionale dell’Uici – Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e non vedente lui stesso, potesse candidarsi e riuscire ad arrivare al secondo turno.
Il meno stupito è lui, 38 anni, consulente finanziario. Non è un neofita della politica: ha fatto l’assessore per il suo Comune di origine (Bernezzo, 3.600 abitanti in provincia di Cuneo), ma non è nemmeno un politico votato alla poltrona; per lui «fare attività politica e lavorare nell’associazione sono momenti correlati. Nella mia mente fare politica è capire i bisogni delle persone ed elaborare risposte».
Fino a ora l’impegno nell’Uici, che lo ha portato ad avere numerosi rapporti con gli enti pubblici, è stato preponderante, «diciamo che è il 50% del mio tempo», il resto lo dedica al lavoro e alla famiglia: una compagna ? Federica ? e un cane ? Memole ? «bastardissimo, un vero cane cocktail».
Per conto dell’Uici Federico Borgna ha seguito, sviluppato e anche gestito con la Regione Piemonte il progetto “Easy Walk” per la mobilità dei non vedenti: «Il nostro macro obiettivo come associazione è l’integrazione delle persone con disabilità. È un lavoro anche culturale perché occorre iniziare a pensare che la disabilità è uno degli aspetti della persona e ognuno di noi va valutato nella sua complessità», sottolinea. E sono davvero tanti i fronti che lo vedono in prima fila nelle iniziative per l’integrazione: si va dalla riabilitazione visiva, aiutando la persona che perde la vista a recuperare autonomia anche con gli ausili tecnologici, all’integrazione scolastica (attraverso un facilitatore, più che un insegnante di sostegno) per arrivare all’ultimo progetto con la rete delle biblioteche regionali per «rendere accessibili i testi anche scolastici puntando sugli ebook che azzerano le differenze», precisa Borgna, che sottolinea: «Non bisogna dimenticare l’integrazione lavorativa. Anche la mia candidatura è un messaggio: se un cieco può fare il sindaco di una città come Cuneo, non è detto che debba fare solo il centralinista».
Una vita piena di impegni e di interessi, ed è anche un accanito lettore: «Amo i romanzi storici di Robert Harris, l’ultimo libro che ho letto è Fai bei sogni di Gramellini, e risale a prima del momento clou della campagna elettorale. E poi amo viaggiare, le città d’arte soprattutto». E forse da qui nasce anche un progetto sul turismo accessibile nato in seno all’Uici piemontese: «Rendere accessibili le mete turistiche è aprirsi a un mercato europeo di 20 milioni di possibili turisti», conclude con forza. Fiducia nel risultato finale? «Ci aspettano giorni di fuoco ma sono fiducioso» conclude Borgna, il candidato che “guarda avanti”.
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