Non profit
Ferrara e Cannavaro al Monaldi
L'allenatore della Juventus e Fabio Cannavaro ospiti dell'ospedale napoletano dove la loro Fondazione sostiene alcuni progetti
di Redazione
Fra i progetti in corso “Onda su onda” in svolgimento nel reparto neonatologia e terapia intensiva neonatale diretto dal prof. Paolo Giliberti. il progetto che ha l’obiettivo di introdurre nel programma di monitoraggio delle funzioni vitali dei neonati patologici la elettroencefalografia ad ampiezza integrata (aeeg). il sistema dell’ aeeg permetterà di avere informazioni 24 ore su 24 sugli effetti degli eventi patologici, sulle conseguenze di interventi farmacologici, sugli eventuali effetti di misure assistenziali e di documentare anomalie della funzione celebrale. quest’approccio, quindi, garantirà un miglioramento delle risposte terapeutiche e contribuirà sostanzialmente al contenimento degli esiti neurologici a distanza.
Nel pomeriggio alle 16.00 saranno a Scampia presso la parrocchia della resurrezione ( p.zza della libertà ) dove la Fondazione Cannavaro Ferrara ha realizzato il progetto “sport a scampia”.
Scampia è un quartiere napoletano di circa 50.000 abitanti situato nell’estrema periferia nord della città. il suo nome è tristemente famoso per essere uno dei quartieri più degradati della città. i ragazzi e le ragazze che vivono nel quartiere di Scampia si trovano inseriti in un contesto che presenta una percentuale elevatissima di problematiche: l’urbanizzazione dilatata; l’elevata disoccupazione giovanile; l’alto tasso di abbandono scolastico; la scarsa acculturazione di base; la presenza oppressiva e “spettacolare” di spaccio di sostanze stupefacenti e di criminalità sanguinaria; l’assenza di strutture sportive o di luoghi di aggregazione e svago. in questo contesto, appaiono particolarmente rilevanti le attività portate avanti dalle parrocchie e dalle associazioni del quartiere. nel “deserto” di Scampia riescono, infatti, a far sbocciare fiori che garantiscono un sollievo sociale, etico e religioso alle famiglie e ai loro ragazzi. l’obiettivo del progetto è di contrastare la diffusa cultura dell’illegalità e dell’emarginazione sociale promuovendo i valori e le pratiche dello sport. nel concreto la ristrutturazione di campetti sportivi permette l’avvio di attività calcistiche, di pallavolo, e di basket. attraverso la pratica sportiva, siamo sicuri che più di 500 ragazzi e ragazze impareranno a conoscersi e a rispettarsi come persone, a prendere confidenza con le regole, a capirne la necessità e l’importanza, a riconoscere l’autorità, a sognare e perseguire con i propri mezzi la realizzazione umana e professionale.
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