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Festa Tricolore, Coldiretti: stop ai falsi made in Italy

“Copyright della bandiera italiana” contro la pirateria internazionale

di Redazione

Dai ?fusilli tricolore? con il colosseo sulla confezione ma prodotti in Portogallo al Parmesan e alla ricotta ?perfect italiano? con bandiera verde, bianco e rossa in etichetta che però provengono dall?Australia fino alla salsa ?bolognese? con i tre colori tradizionali che avvolgono un vasetto Made in Estonia, sono solo alcuni esempi di abuso del simbolo dell?unità nazionale per fini commerciali scorretti e che devono essere fermati. E? quanto afferma la Coldiretti che in occasione del 210.mo anniversario della nascita del primo tricolore d’Italia ricorda l?importanza di difenderlo dalla ?pirateria internazionale? che lo utilizza impropriamente sul mercato mondiale delle imitazioni che per i soli prodotti alimentari Made in Italy vale 50 miliardi di euro, pari a circa la metà dell?intero fatturato del settore originale. I colori della bandiera nazionale, insieme alle immagini, ai luoghi e alle denominazioni, troppo spesso – sottolinea la Coldiretti – sono impressi su prodotti taroccati che richiamano al nostro Paese ma non hanno nulla a che fare con la realtà produttiva nazionale. La lotta alla pirateria e alla contraffazione anche attraverso il ?copyright della bandiera nazionale? è una priorità per garantire – conclude la Coldiretti – la trasparenza del commercio e valorizzare la produzione Made in Italy sul mercato mondiale dove la presenza di falsificazioni causa danni economici e di immagine compromettendo le opportunità di sviluppo delle specialità nostrane.