Non profit

FILIPPINE. Indagini senza risultato per volontario della Croce Rossa

Il capo della polizia ha ammesso che le ricerche sono difficili perché i rapitori cambiano continuamente base

di Redazione

Il gruppo di militanti musulmani che tiene in ostaggio i tre operatori della Croce Rossa – tra cui l’italiano Eugenio Vagni – rapiti nelle Filippine dieci giorni fa continuano a sfuggire alla cattura muovendosi in continuazione e cambiando nascondiglio. Lo ha rivelato il capo della polizia nazionale, Jesus Verzosa, secondo cui le autorita’ sono in difficoltà nel localizzare la zona in cui i rapitori tengono i tre, sequestrati sull’isola di Jolo. «Dobbiamo ancora individuare esattamente dove si trovano», ha ammesso Verzosa. La polizia ritiene che gli operatori della Croce Rossa – oltre all’italiano Vagni, lo svizzero Andreas Notter e la filippina Mary Jean Lacaba – siano stati sequestrati da un gruppo di militanti guidati da un’ex guardia penitenziaria, che li ha poi consegnati ai terroristi di Abu Sayyaf, legati ad Al Qaeda. Secondo alcune indiscrezioni, il gruppo di circa trenta uomini che li tiene in ostaggio avrebbe intenzione di chiedere un riscatto di cinque milioni di dollari per il loro rilascio e una serie di richieste politiche.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.