Welfare

Finanziaria: sbarca anche in Italia la class action

Il via libera dopo un'ora di ostruzionismo Cdl

di Redazione

Arriva la class action nell’ordinamento giuridico italiano. L’aula del Senato ha approvato l’articolo aggiuntivo 53 bis della Finanziaria, a firma dei senatori dell’Unione Democratica Roberto Manzione e Willer Bordon, con 158 voti favorevoli, 40 contrari e 116 astenuti. Il via libera e’ arrivato dopo oltre un’ora di ostruzionismo dell’opposizione, che ha sostenuto un duro confronto con il presidente del Senato, Franco Marini. La cdl ha prima chiesto modifiche al testo, accolte dal proponente Manzione, e poi chiesto la possibilita’ di subemendare il provvedimento. Alla fine e’ stato messo in votazione il testo originario dell’emendamento, con l’astensione di Udc, An e Forza Italia. L’azione collettiva risarcitoria, che punta a innalzare i livelli di tutela dei consumatori, sara’ inserita nel Codice del consumo: le associazioni dei consumatori, tutte quelle riconosciute e non solo quelle raccolte Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), possono richiedere singolarmente o collettivamente al tribunale la condanna al risarcimento dei danni in conseguenza di atti illeciti, di pratiche commerciali illecite o atti anticoncorrenziali. Le associazioni che saranno ammesse alla class action saranno individuate con decreto del ministero della giustizia, di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico, sentite le competenti commissioni parlamentari. Le disposizioni dell’articolo diventano efficaci decorsi 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

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