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FINE VITA. Commissione sanità: l’alimentazione non si sospende

La commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama ha votato: alimentazione e idratazione possono essere sospese solo nel caso in cui gli ausili tecnici non siano più efficaci a garantire i fattori nutrizionali necessari

di Redazione

«Gli ausili tecnici siano rimossi solo se non sono più efficaci». Lo dichiarano i senatori del Pd Emanuela Baio Dossi e Claudio Gustavino, due dei tre astenuti nelle precedenti votazioni della commissione Sanità di Palazzo Madama, che sta valutando gli emendamenti sul ddl relativo al fine vita. Al vaglio odierno degli schieramenti, l’articolo 5 del vecchio testo Calabrò (quello sull’alimentazione artificiale). «La commissione ha respinto la possibilità di sospendere idratazione e alimentazione», dicono in tandem Baio e Gustavino, firmatari insieme ad altri 35 colleghi di un ddl conforme su questo tema alla soluzione votata oggi in Senato.
«Gli ausili tecnici che consentono l’alimentazione o l’idratazione possono essere rimossi solo nei casi in cui non siano più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali al corpo. È quanto avviene abitualmente oggi», puntualizzano i senatori democratici, che dal principio hanno tentato la via del dialogo con la maggioranza.
«La società si aspetta che il Parlamento approvi questa legge, e spera che finalmente si mettano a disposizione delle persone fragili e delle loro famiglie servizi efficaci che accompagnino le persone che vivono in uno stato di coma. È a questa silenziosa ma allarmante richiesta che il parlamento deve saper offrire una adeguata risposta».

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