Economia
Firenze, arte e monumenti senza sorprese se la guida è multimediale
Turismo & Handicap:un esperienza
di Luca Fiore
Santa Maria Novella, Santa Croce, San Miniato e moltissime altre chiese di Firenze sono zone off limits per i disabili. Lo abbiamo scoperto sul sito internet No Barriers del Comune di Firenze, realizzato dal Consorzio Co&So e dalla cooperativa sociale Florence Placet. Il sito propone una mappa dell’accessibilità della città (chiese, musei, banche e farmacie) ed è possibile reperire informazioni molto particolareggiate che riportano la natura di ciascun ostacolo. Il progetto è stato realizzato con i finanziamenti Ue in occasione del Giubileo. Gabriele Stoduti è uno dei due architetti che l’hanno messo a punto. «L’idea», spiega, « è quella di creare uno strumento completo per gestire la situazione accessibilità a livello territoriale, attraverso un programma informatico che partendo dal rilievo dell’ambiente urbano consente di creare diversi prodotti: uno strumento per l’amministrazione e un sistema informativo per turisti attraverso sito e cdrom». Il costo della realizzazione varia, a partire da un minimo di 15mila euro, a seconda dell’area e degli itinerari individuati. Quest’esperienza nasce dall’iniziativa della coop diretta da Stoduti che, attiva inizialmente nel campo dell’informatica e della realizzazione di prodotti multimediali, si sta rilanciando nel campo del turismo sociale fino a far nascere un’agenzia di viaggi in piena regola. «Il turismo sociale è un campo ancora troppo inesplorato e benché che ci siano moltissimi potenziali interlocutori» incalza il presidente, «noi puntiamo al Touring Club vista la diffusione delle proprie pubblicazioni. Le loro mappe, tra l’altro, si presterebbero molto bene a un tipo di elaborazione come quella di Firenze. Ma stiamo contattando anche le associazioni».
Info:
giubileo.comune.fi.it/
nobarr/welcome.asp
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.