Stop a mendicanti molesti, questuanti distesi per terra, artisti improvvisati e falsi mimi. A Firenze ritornano le ordinanze anti poveri. Dopo quelle contro i lavavetri e chi intralciava i marciapiedi per chiedere l’elemosina, che resero famoso l’allora assessore alla Sicurezza, Graziano Cioni, anche la nuova giunta sembra muoversi sulle orme dello “Sceriffo”. Dal Comune guidato da Matteo Renzi fanno sapere che si tratta di una manovra per evitare il degrado. «Abbiamo deciso di intervenire con una specifica ordinanza contingibile e urgente dalla durata limitata (sei mesi) che non vuole colpire i mendicanti», ha spiegato l’assessore alla Mobilità e decoro, Massimo Mattei, «ma le persone che si spacciano per tali magari compiendo anche qualche reato».
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