Non profit
Fish e Fand: la nostra vittoria
Si è conclusa con un doppio successo la manifestazione dei disabili davanti a Montecitorio
di Redazione
Si è levato da Piazza Monte Citorio un applauso liberatorio quando gli organizzatori hanno annunciato che entrambi gli obiettivi della mobilitazione sono stati centrati. I convenuti alla Manifestazione indetta da FAND e FISH – oltre 2.000 persone – hanno appreso pressoché in diretta che, nel testo approvato definitivamente dalla Commissione Bilancio del Senato, è scomparso qualsiasi riferimento restrittivo all’indennità di accompagnamento. Che l’altro obiettivo fosse stato raggiunto era già noto da ieri sera: Antonio Azzollini, relatore di Maggioranza in Commissione Bilancio, aveva confermato l’abrogazione dell’innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per l’assegno agli invalidi parziali. Si torna al 74%. È un risultato che premia l’azione di queste settimane: interlocuzioni, contatti politici, documenti tecnici e di proposta, comunicazione, sensibilizzazione e mobilitazione di una base estremamente diffusa e motivata. Le due Federazioni hanno messo in campo tutte le proprie risorse per contrastare le disposizioni negative contenute nella Manovra.
Notevole la soddisfazione, ora, fra gli organizzatori della Manifestazione. «Un risultato di portata storica» commenta Giovanni Pagano, presidente della FAND «anche considerato il clima politico, le premesse, la campagna mediatica scatenata nei confronti delle persone con disabilità». «Una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa», chiosa Pietro Barbieri, presidente della FISH. «Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni». Ed infatti è di ieri sera l’annuncio che i tagli agli enti locali verranno stabiliti secondo la “virtuosità” delle Regioni e le modalità di restrizione verranno definite in Conferenza Stato-Regioni. Purtroppo la “virtuosità” si basa solo su elementi di bilancio e non di qualità dei servizi ai Cittadini, aspetto di cui nessuno sembra preoccuparsi. Il rischio più immediato è che nelle Regioni più inefficienti i Cittadini finiscano per pagare due volte: prima per l’inefficienza delle risposte, poi per le “sanzioni” dello Stato. Ottimo il risultato di oggi, ma ora inizia l’impegno per domani.
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