Non profit

Fondazione Rava: appello alle aziente per riso e pannolini

Efficace l'organizzazione dei trasporti di materiale da Santo Domingo a Port au Prince

di Redazione

“Lavorando da diversi anni in Haiti e Repubblica Dominicana abbiamo da subito organizzato il mezzo più sicuro e veloce per portare soccorsi al nostro Ospedale Pediatrico N.P.H. Saint Damien e al nostro Orfanotrofio a Kenscoff, organizzando dal giorno successivo del terremoto convogli via terra” ha dichiarato Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava – N.P.H.. Italia Onlus. “Il cuore della nostra logistica è l’Orfanotrofio N.P.H. in Repubblica Dominicana a San Pedro de Macoris, che accoglie circa 200 bambini, sul cui terreno di 200.000 metri quadrati, acquistato grazie ai nostri donatori, abbiamo organizzato il campo base”.
 
Ad oggi sono 7 i viaggi andata e ritorno già effettuati, grazie anche, oltre ai mezzi dell’orfanotrofio, ai due camion messi immediatamente a disposizione della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus dal vicepresidente Fiat J. Elkann sensibilizzato dal sindaco di Milano Letizia Moratti.
 
Dal primo giorno sono così arrivati all’Ospedale N.P.H. Saint Damien, unico rimasto in piedi e centro di riferimento internazionale per i soccorsi, medicine, acqua e cibo,  a meno di 72 ora dal sisma i 7 medici volontari della Fondazione Francesca Rava (la prima equipe medica a giungere dall’Italia), e sono stati consegnati 4 tonnellate di medicinali, acqua, cibo. Oggi arriverà la seconda equipe di 3 chirurghi e un traumatologo, volontari della Fondazione, a rinforzo.
 
In Italia la logistica è seguita 24 ore su 24 dalla sede della Fondazione. Grazie anche ai voli Livingstone e il supporto logistico a Malpensa e  La Romana di Viaggi del Ventaglio, le donazioni in natura giungono velocemente e gratuitamente a destinazione: “Lancio un appello alle aziende italiane perché ci possano donare riso, medicine, acqua e succhi, lenzuola, pannolini, per l’Ospedale N.P.H. Saint Damien, i 600 bambini del nostro orfanotrofio e la distribuzione alimentare che padre Rick sta organizzando negli slums di Port au Prince e le zone più colpite”. Sabato partiranno 2 tonnellate di cibo per bambini, 13.000 body bags, un ecografo mobile per le cliniche di strada N.P.H., un generatore. Abbiamo urgente bisogno anche di ricetrasmittenti, di veicoli 4×4, un bulldozer”.
 
Ma oltre all’assistenza sanitaria, occorre anche dare ai bambini dei quartieri più disastrati subito un punto di riferimento sicuro: “Il nostro appello si rivolge anche ai produttori di prefabbricati antisismici, vogliamo ristabilire al più presto le nostre Scuole di strada, che fino prima del terremoto hanno dato tutti i giorni cibo, acqua, vaccinazioni e cure mediche a 6.000 bambini proteggendoli dalla vita di strada”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.