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Fondazioni bancarie, Soldi (Banca Etica): «Difendere la biodiversità del sistema credito»
Alla due giorni Acri di Gorizia c'era anche molta società civile con le sue organizzazioni di riferimento. Una era certamente il gruppo leader della finanza etica, presente coi suoi vertici: il presidente Aldo Soldi e il direttore generale Nazzareno Gabrielli. Per un nuovo episodio de "I podcast di ProdurreBene" abbiamo intervistato proprio il numero uno dell'istituto, recentemente eletto. Ascolta

C’era molto Terzo settore a Gorizia, a seguire il XXVI Congresso dell’Associazione delle casse di risparmio e delle fondazioni bancarie italiane – Acri, intitolato Comunità: insiemi plurali.
Un osservatore interessante è stato senza dubbio Banca Etica, l’istituto di credito di riferimento di una larga parte della società civile, presente della città isontina coi massimi vertici: il presidente Aldo Soldi e il direttore generale, Nazzareno Gabrielli (nella foto, ndr).

Per I podcast di ProdurreBene abbiamo intervistato proprio Soldi, da poco eletto alla presidenza, che ci ha detto, tra l’altro: «Le fondazioni sono molto impegnate sul sociale. Ieri abbiamo visto anche delle testimonianze belle, importanti, veramente in tutta Italia. È un mondo quello che ci è vicino, è un mondo anche che ci appartiene, con cui lavoriamo e con le fondazioni abbiamo anche molti rapporti. E questa è l’occasione anche per stringerne di nuovo i rapporti, conoscere nuove persone, perché fra la nostra banca, con il suo modo di essere e il suo universo di riferimento e quello delle fondazioni, ci sono sicuramente rapporti e legami, delle cose stiamo facendo e altre, credo, che sicuramente continueremo a fare».
Il ruolo delle Casse di risparmio
Soldi si è soffermato anche sulla Casse di risparmio: «Credo che rappresentino un patrimonio per l’economia italiana», ha detto, che «sono banche che mantengono il rapporto col territorio, sono banche di relazione, che sostengono la piccola e media impresa. Non ci possiamo permettere che vengano soffocate da norme che sono concepite a livello nazionale o europeo, in maniera uguale per tutti gli istituti di credito. Non si può disciplinare una grande struttura finanziario come una piccola cassa di risparmio o come una banca media come Banca Etica, in sostanza. E quindi questo appello che qui è venuto è un appello che ci appartiene, al quale naturalmente anche ci associamo e che anche noi non dimentichiamo di fare perché obiettivamente».
«Niente contro le concentrazioni, però tutela
delle banche piccole e medie»
Secondo il presidente di Banca Etica, «l’universo bancario nel nostro Paese va bene se è costruito, se è costituito da banche di diversa taglia e da banche di diverse dimensioni. Niente ovviamente contro le grandi concentrazioni bancarie, però difesa e tutela delle piccole e delle medie. Qui ci sono le casse di risparmio, ci sono le banche popolari e noi siamo una banca popolare cooperativa e quindi questo è un appello che ci appartiene molto. È venuto fuori con forza, è venuto fuori con chiarezza e credo sia giusto dargli valore».
Ascolta.
Nella foto di apertura, dell’autore dell’articolo per VITA, da sinistra il presidente di Banca Etica, Aldo Soldi, e il direttore generale Nazzareno Gabrielli
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