Una fondazione di ricerca che abbia tra i fondatori società commerciali o enti pubblici, può acquisire la qualifica di onlus?
Il dubbio nasce dalla norma in tema di onlus (art. 10, comma 10, del dlgs 460/97) che individua le fondazioni tra i soggetti che possono assumere la qualifica di onlus, mentre esclude che gli enti pubblici e le società commerciali diverse dalle cooperative possano rivestire tale qualifica. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 164 del 28 dicembre 2004, afferma che deve essere effettuata una verifica caso per caso per valutare se gli enti che partecipano alla fondazione come fondatori, non essendo idonei ad acquisire la qualifica onlus, hanno un’influenza dominante sull’ente. La natura pubblica degli enti che partecipano a una fondazione non è sufficiente ad attribuire natura pubblicistica a quest’ultima. Tuttavia, secondo la risoluzione, se il numero dei partecipanti che hanno le predette caratteristiche è prevalente e, in ragione della particolare struttura della fondazione (come può accadere nelle fondazioni di partecipazione) di fatto hanno un’influenza dominante nelle determinazioni dell’organizzazione, allora alla fondazione non può essere riconosciuta la qualifica onlus. Questo perché la fondazione si configurerebbe non come ente autonomo, ma strumentale agli interessi dei soci fondatori. A conferma di questa interpretazione si è espressa anche la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 59/E del 31 ottobre 2007.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.