Welfare
Fondo pensione: adesione urgente per i giovani lavoratori
Nel 2010 partiranno corsi per informare operatori e aziende
di Redazione

«Rispetto al potenziale della cooperazione sociale la partecipazione al Fondo dei lavoratori è ancora troppo bassa. Giocano fattori come la crisi economica,
i bassi redditi, un certo grado di precariato», dice Mauro PonziNel corso del 2009 il Fondo Pensione Cooperlavoro ha pienamente colto la ripresa dei mercati finanziari ottenendo risultati molto positivi in tutti i comparti: Sicurezza +5,68%, Bilanciato +10,74%, Dinamico +17,49%, recuperando ampiamente sul 2008. Cooperlavoro è il Fondo Pensione Complementare riservato ai soci lavoratori ed ai dipendenti delle cooperative di lavoro promosso dalle centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop e da Cgil, Cisl, Uil. Cooperlavoro associa lavoratori occupati in tutti settori produttivi. È costituito in forma di associazione senza scopo di lucro e ha l’esclusivo scopo di erogare una prestazione previdenziale integrativa di quella garantita dall’Inps. Gli aderenti a fine 2009 erano 74.346, di questi gli iscritti appartenenti alla cooperazione sociale sono 20.128. Un buon risultato se si pensa che a fine 2006 erano soltanto 1.343. «Il contratto di lavoro delle cooperative sociali indica Cooperlavoro come Fondo pensione per i dipendenti del settore» spiega Mauro Ponzi (nella foto), presidente Fondo Pensione Cooperlavoro. «Cooperlavoro è l’unico Fondo ad adesione collettiva che prevede come destinatari i soci lavoratori. È del tutto evidente che rispetto al potenziale della cooperazione sociale la partecipazione al Fondo dei lavoratori, in particolare dei più giovani, è ancora troppo bassa. Giocano certo fattori strutturali come la crisi economica generale, i bassi redditi del settore, un certo grado di precariato, ma soprattutto una scarsa consapevolezza sulla necessita di iniziare al più presto a costruirsi una pensione integrativa». Tra i fattori di disinformazione c’è anche una non esatta conoscenza dei risultati effettivi ottenuti dagli iscritti al Fondo. Il presidente fa un caso concreto: «Un lavoratore, con un salario lordo annuo di 20mila euro, iscritto al Fondo pensione dal 2000 ha ottenuto vantaggi significativi. Il contributo aziendale per 2.181 euro, i rendimenti ottenuti dal Fondo per 2.112 euro; ha goduto inoltre di un vantaggio fiscale per 528 euro e, pur rinunciando alla rivalutazione che avrebbe avuto accantonando il Tfr in azienda (836 euro), ha ottenuto un vantaggio di 3.985 euro rispetto ad un non iscritto». Cooperlavoro sta realizzando un programma di giornate formative su tutto il territorio nazionale, rivolte a chi nelle aziende e nelle associazioni cooperative e sindacali si occupa di previdenza complementare. L’obiettivo è far conoscere il funzionamento del Fondo Pensione, dall’adesione alla fase di contribuzione e accumulo, fino a quello di erogazione delle rendite. I prossimi seminari, parte del progetto Coopform-Fon.coop «Formazione al welfare cooperativo», sono a Milano il 18 febbraio e a Torino il 25 febbraio.
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