Salute
Fontana: «L’Italia all’avanguardia nella ricerca»
In occasione della giornata mondiale della Sclerosi laterale amiotrofica, il presidente di AriSla sottolinea da un lato che la produzione scientifica italiana è seconda solo a quella statunitense e dall’altro quanto sia «fondamentale continuare a investire per dare risposte a chi convive con la malattia»
di Redazione

«In questa speciale giornata è importante ricordare l’impegno dei ricercatori italiani per migliorare la qualità di vita delle persone con Sla. I risultati raggiunti fino ad oggi grazie al loro contributo, dalla scoperta di nuove mutazioni genetiche all’approfondimento del ruolo di molecole mirate a rallentare la progressione della Sla, testimoniano che l’Italia è un paese all’avanguardia nella ricerca scientifica e che è necessario continuare ad investire in questo campo per garantire le risposte attese da chi convive con la malattia».

Così Alberto Fontana (nella foto), presidente di AriSla – Fondazione italiana di ricerca per la Sla, commenta lo “Sla Global Day”, la giornata dedicata alle persone con Sla che si celebra dal 1997 in tutto il mondo il 21 giugno.
«Negli ultimi 5 anni la produzione scientifica italiana sulla Sla è aumentata notevolmente ed è attualmente seconda solo agli Stati Uniti per numero di pubblicazioni» sottolinea ancora Fontana. «Siamo felici come AriSla di aver contribuito significativamente a questo successo, in quanto il 17% degli articoli pubblicati da ricercatori italiani derivano da progetti finanziati dalla Fondazione (Fonte GoPubMed 2018). Il nostro impegno è fare in modo che la ricerca scientifica in Italia vada avanti finché la Sla non sarà sconfitta e continueremo a mettere in campo ogni strumento utile a sostegno degli studi più validi e innovativi».
In apertura foto Pexels
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