Famiglia

Formazione: Censis, l’Italia investe poco

Lo afferma il 40esimo ''Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese/2006''

di Redazione

”Allo stato dei fatti dietro la retorica della scuola e dell’universita’ il pubblico dibattito sembra aver eluso una domanda basilare: ovvero se gli attori istituzionali che guidano i processi, pur non lineari, di cambiamento, cosi’ come i vari stakeholder (dirigenti, docenti, famiglie, hanno chiari gli obiettivi verso cui canalizzare azioni e risorse. I dati Ocse confermano per l’Italia una tensione all’investimento sociale in istruzione piu’ debole rispetto al contesto geopolitico di riferimento”.

Lo afferma il 40esimo ”Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese/2006”, presentato oggi ”I valori delle quote di spesa pubblica in istruzione sia in rapporto al Pil (4,9%), sia in rapporto al totale della stessa spesa pubblica (9,9%) restano sensibilmente inferiori alla media dei paesi Ocse, dove raggiungono, rispettivamente, le quote del 5,5% e del 13,3%”, evidenzia il Censis. Per l’istruzione primaria e secondaria ”le spese correnti assorbono una quota di risorse finanziarie superiori alla media Ocse (93,5% contro 91,8%), mentre gli investimenti o spese in conto capitale sono inferiori rispetto alla stessa di quasi due punti percentuali. Volendo analizzare piu’ in profondita’ la fattispecie dei costi, si rileva che sulle spese correnti il peso del personale diverso da quello docente, pari a 18,7%, e’ maggiore degli altri paesi (media Ocse 15,9%)”.

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