Famiglia
FORMAZIONE. Genitori a scuola di telefonino
Gli incontri si svolgeranno nella sede dell'onlus L'Amico Charly
di Redazione
Partirà in novembre a Milano un progetto lanciato dall’assessorato alla Famiglia, scuola e politiche sociali del Comune, in collaborazione con il Cremit (Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’informazione e alla tecnologia) dell’universita’ Cattolica meneghina. L’iniziativa, che coinvolgera’ nella prima fase 60 ragazzi di vari licei e le loro famiglie, e’ stata annunciata dall’assessore Mariolina Moioli oggi a Palazzo Marino, durante l’incontro ‘Bambini e telefoni cellulari. Il nuovo cordone ombelicale’. Un evento ospitato dal Comune e promosso dall’Osservatorio sull’immagine dei minori, istituito nel 2004 dal marchio di moda per bambini Pinco Pallino e tenuto a battesimo dal premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini.
“Gli incontri si svolgeranno nella sede dell’onlus ‘L’Amico Charly’, avranno cadenza settimanale e dureranno 2 ore e mezza-3 ore ciascuno – spiega il direttore del Cremit, Pier Cesare Rivoltella – Il primo step dovrebbe concludersi entro i primi giorni di dicembre, con l’idea di coinvolgere successivamente altri studenti e genitori”, aggiunge l’esperto. Rivoltella e’ convinto inoltre che l’iniziativa possa rappresentare “un modello virtuoso”, da replicare anche in altre aree d’Italia. All’origine del progetto una riflessione supportata dalle ricerche: “Il telefonino viene vissuto dagli adulti e dai giovani in modo completamente diverso”, sottolinea Moioli. Se per mamma e papa’ e’ spesso “un ansiolitico”, un modo per illudersi di sapere sempre dove sono e cosa stanno facendo i propri figli, “per i ragazzi e’ invece il nuovo diario”, dice Rivoltella: un surrogato del vecchio ‘confessore’ cartaceo “in cui archiviare pensieri, messaggi, foto e video”. Da qui la necessita’ di favorire un confronto tra grandi e adolescenti, perche’ “mettendosi nei panni dei figli i genitori possono capirli meglio”, precisa Moioli. Una sorta di moderna ‘terapia familiare’.
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