Non profit
Frutta e verdura di stagione sulla soglia di casa
Ormai il 6% dei produttori consegna a domicilio
di Redazione

Un fenomeno partito dall’Alto Adige che si sta rapidamente diffondendo. I prezzi? Intorno ai 4/5 euro al chiloL’esempio è venuto dal Nord Europa – Olanda, Gran Bretagna, Germania – dove sono nati fin dagli anni 90 i primi spacci delle aziende agricole biologiche e i primi farmer’s markets. Naturale quindi che in Italia la prima esperienza di vendita diretta con consegna a domicilio sia partita dall’Alto Adige. Promossa nel 2001 da cinque produttori biologici altoatesini, si chiamava Bio Kistl (che in tedesco significa “bio cassetta”) e all’inizio affettuava 230 consegne settimanali di frutta e verdura. Nel 2006 le consegne erano diventate 3.500, oggi sono oltre 4mila le famiglie che ricevono a casa i prodotti ortofrutticoli naturali, freschi, biologici in vari tipi di formato (borsa, cassetta media, cassetta grande o la “cesta da ufficio”, ideata come alternativa sana al solito panino) e di prezzo (da 15 euro per 3-4 chili di prodotto ai 38 euro per la cassetta grande). Nel frattempo l’impresa, che ha sempre la sede centrale a Lagundo/Merano si è trasformata nella società Bioexpress, attiva anche in Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. L’idea è stata ben presto imitata. E oggi, rivela il rapporto 2009 sugli «Acquisti dei prodotti agricoli alimentari direttamente dalle imprese» realizzato da Coldiretti/Agri2000, l’8% degli agricoltori partecipa ai farmer’s markets e il 6% effettua consegne a domicilio.
Sono decine ormai le realtà italiane di produttori organizzati per la consegna a domicilio dei prodotti. Nel Lazio, per esempio, è attivo il servizio Zolle, che dà la possibilità anche di scegliere il paniere su misura. Anche qui i formati sono pensati per venire incontro alle diverse esigenze. Caratteristica comune è la freschezza: in 24 ore si passa dall’azienda alla consegna. I prodotti sono tutti locali, biologici, biodinamici e in nome della filiera corta le aziende agricole sono tutte nel raggio di pochi chilometri, consultabili su una mappa interattiva per individuare il più vicino.
A Milano, invece, dove è partito da poco il progetto Geomercato.com, prima piattaforma internet per la vendita di prodotti agricoli a chilometro zero, ha avuto subito successo l’iniziativa di due cugine fashion-manager convertite all’agricoltura. Maria Vittoria Resta e Angelica Martinoni sono le fondatrici del progetto “Ortaie”. Angelica, dopo quattro anni a New York per Marni, e Maria Vittoria, che organizzava eventi per Vogue, hanno iniziato ad arare la terra a gennaio nell’orto di famiglia di Cigole, in provincia di Brescia. Ad aprile avevano già fatto i primi raccolti e da allora non si sono più fermate: solo frutta e verdura di stagione e varietà sempre nuove. «Il martedì è il nostro giorno di consegna: una media di 50 al giorno», dicono. Per le consegne si sono attrezzate con un pulmino aziendale e hanno un sito su cui il cliente può scegliere il tipo di abbonamento più conveniente (small, medium o large, da 240 a 480 euro per 12 consegne) e ordinare on line.
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