Non profit

Fundraising da record con un gioiello

Raccolti 16 milioni di euro in tutto il mondo grazie alla collaborazione con Bulgari. A Roma una mostra fotografica di Fabrizio Ferri celebra l'importante traguardo

di Redazione

20 milioni di dollari (16 milioni di euro). È la cifra record raccolta da Save The Children grazie alla partnership con Bulgari, attraverso la vendita di un anello in argento e ceramica appositamente creato allo scopo. Un obiettivo di gran lunga superiore a quello prefissato all'inizio della partnership, nel 2009.
L'anello, venduto in tutto il mondo, al prezzo di 390 euro, 70dei quali vengono donati a Save the Children, aiuta così a finanziare progetti della Ong a favore dei bambini più vulnerabili della terra in oltre 20 paesi in tutto il mondo, ovvero Afghanistan, Bolivia, Bosnia – Erzegovina, Brasile, Cina, Colombia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Indonesia, India,  Messico, Montenegro, Giappone, Kenia, Costa d'Avorio, Sud Sudan, Tunisia, Uganda e in programmi nazionali negli USA, Regno Unito e Italia. Grazie alle donazioni di Bulgari, finora Save the Children ha raggiunto oltre 500.000 bambini, formato oltre 18.000 insegnanti lavorando  in più di 1.000 scuole  in  contesti di grande diversità culturale spesso particolarmente critici e ostili.

Per celebrare questo importante traguardo Bulgari ha allestito presso il Palazzo Pecci Blunt di Roma una raccolta di scatti fotografici e video di Fabrizio Ferri. Il fotografo ha messo a disposizione il suo tempo per ritrarre i bambini beneficiari e le numerose personalità del mondo del cinema, dello spettacolo e della musica che hanno deciso di sostenere pro bono le iniziative di Bulgari e Save the Children legate all’educazione e alla tutela dei diritti dell’infanzia. La mostra, intitolata “Stop. Think. Give.”, riunisce tutti gli intensi scatti realizzati dal fotografo dal 2009 a oggi. Alcune fotografie dell’emozionante raccolta ritraggono i bambini beneficiari dei progetti nelle diverse aree del mondo. In altre, le celebrities indossano e “interpretano” l’anello o interagiscono con i bambini stessi nell’ambito dei field trip organizzati da Bulgari e Save the Children.

“Potere è dovere. La democrazia non è né puo’ essere il nostro alibi per non fare la nostra parte", commenta Ferri. "Mentre deleghiamo ad altri il lavoro per un mondo equo, il tempo passa. A me è stato chiesto di aiutare a far sì che il  più alto numero di persone  nel mondo comprasse un anello. È il mio lavoro. Questa volta, però, l’anello di Bulgari è anche l’anello di una catena di scelte e aiuti che unisce chi lo acquista a Save the Children, agli operatori locali ed ai bambini . Ho fotografato stars della musica e del cinema che mostrano l’anello con la mano tesa e lo sguardo intenso per la consapevolezza di aiutare una causa giusta. Fuori dalle luci di un tappeto rosso, dentro quelle del rigore e della scelta responsabile di fare la propria parte. Star che mostrano il loro volto mentre con un gesto ci dicono: fermati, guarda, conosci e fai anche tu la tua parte. Sono stato inviato a fotografare  alcune delle realtà in cui si svolgono i programmi di Save the Children e Bulgari.  Ho visto, ho parlato, ho conosciuto, sono diventato un testimone di come il sostegno economico arrivi di fatto a destinazione e contribuisca a cambiare in meglio i rapporti dei bambini con le loro famiglie, ad avere riconosciuti un ruolo e una dignità nel tessuto sociale, ad avviarsi verso un futuro libero. E tutto ciò grazie all’educazione a cui  hanno accesso con queste iniziative. Una volta si diceva “volere  è potere”.  Oggi dobbiamo fare il passo successivo: potere è dovere. Possiamo dare una mano, dobbiamo farlo”.

L’antologia di scatti fotografici sarà aperta al pubblico dal 16 al 18 novembre. Ingresso libero.

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