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G20. A Londra si scatena la fantasia degli attivisti

Più di 100 le associazioni ufficiali scese in campo a Londra. Secondo Scotland Yard sarà la più grande mobilitazione di protesta degli ultimi anni a questa parte

di Redazione

Oggi è il giorno del classicissimo té inglese. Davanti alla sede della Banca d’Inghilterra, i manifestanti anti-G20 hanno apparecchiato teiere, tazze, piattini e cucchiaini per festeggiare la più amata delle tradizioni britanniche ed esprimere una “dolce protesta” contro alcune politiche dei governi più ricchi del pianeta.

Domani scatta l’operazione “Pesce d’aprile finanziario”, un corteo capitanato da i “Cavalieri dell’Apocalisse” che rappresenteranno ciascuno la guerra, il caos climatico, i crimini legati al denaro e il problema dei senza fissa dimora, e che confluirà davanti alla sede della Banca d’Inghilterra. Tra gli obiettivi del corteo c’è quello di bloccare le istituzioni economiche della city, in parte già raggiunto. La banca JP Morgan ha preferito chiudere i battenti per tre giorni (anche sull’onda dei recenti episodi di collera contro i vertici delle istituzioni fallite, sia nel Regno Unito che negli Usa), mentre la Federation for Small Businesses ha pubblicato alcune linee guida per i dipendenti della City, invitandoli a vestire in modo da non attirare l’attenzione dei manifestanti. Domani davanti all’Excel Centre (dove si svolgerà il G20) gli attivisti piazzeranno il modello di un iceberg gigante per protestare contro il surriscaldamento del pianeta. Accanto alle azioni più “dimostrative” ci saranno incontri e convegni. Sempre domani si svolgerà il summit alternativo al vertice finanziario nel campus universitario del college di East London.

Secondo Scotland Yard sarà la più grande mobilitazione di protesta degli ultimi anni a questa parte. Sono più di 100 i gruppi che organizzeranno manifestazioni.

Ecco le sigle principali:

Ecco le principali.
ACTION AID – Ong britannica che si batte contro la povertà. Al Vertice chiede una svolta per creare un mondo migliore all’insegna dello slogan ‘Put People First’ (la gente prima di tutto), tema della manifestazione di sabato.

SAVE THE CHILDREN – Ong che opera in difesa dell’infanzia. Chiede al G20 di non limitarsi a aiutare le banche in crisi ma di fare il possibile per chi dalla recessione in atto viene più duramente colpito.

STOP CLIMATE CHAOS – Una coalizione di gruppi ambientalisti stando ai quali la crisi economica e quella dell’ecosistema marciano di pari passo.

PLAN – Altra Ong in difesa dell’infanzia. Si appella ai leader del G20 invitandoli a scoltare la voce dei giovani.

SALVATION ARMY – Storica Ong assistenziale che invita il G20 a non dimenticarsi delle persone più vulnerabili.

WWF – Organizzazione mondiale in difesa dell’ambiente. Serve una nuova strategia, sostiene, che ci porti verso un nuovo sistema economico basato sulla sostenibilità dell’ambiente.

CND – Gruppo pacifista per il disarmo nucleare. Chiede rapporti internazionali improntati alla pace e un mondo libero dalle armi atomiche.

STOP THE WAR – Altra coalizione pacifista che saluta questo primo appuntamento internazionale del post-Bush. Il suo messaggio è ‘Yes We Can’: a Gaza, in Iraq e in Afghanistan.

BRITISH MUSLIM INITIATIVE – Gruppo di musulmani che denuncia le ‘ripugnanti manifestazioni di avidita’ viste negli ultimi mesi e ‘la macchina globale della guerra’.

CLIMATE CAMP – Gruppo ambientalista che denuncia come i paesi avanzati continuino ad anteporre le ideologie economiche alla realtà.

G20 MELTDOWN – Gruppo vicino ai no global che chiede al G20 di ammettere le proprie responsabilità e che vuole la cacciata di tutti i banchieri corrotti.

TUC – La Confederazione sindacale britannica. Partecipa ai cortei di oggi per sollecitare una efficace lotta alla disoccupazione.

PARLAMENTARI GB – Alle manifestazioni di oggi partecipano anche una trentina di deputati, tutti dell’opposizone, per protestare contro le politiche economiche del governo.

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