Non profit

G8: le preoccupazioni delle ong italiane

A esprimerle è Sergio Marelli dopo la chiusura del g8 della società civile.

di Redazione

Con la tavola rotonda di oggi pomeriggio si è concluso il cosiddetto ?Civil G8? (il momento di consultazione delle ONG e delle Organizzazioni della società civile con i rappresentanti dei capi di Governo del G8) alla quale in rappresentanza delle Ong della Associazione ONG Italiane ha partecipato il Presidente Sergio Marelli.
La partecipazione di 61 ONG giapponesi e di 47 ONG internazionali provenienti da oltre 20 Paesi oltre a quelli del G8, ha reso particolarmente interessanti i risultati dei due giorni di lavoro seminariale, oggi presentati agli sherpa del G8. Tali risultati hanno visto la società civile internazionale avanzare pesanti critiche per gli impegni assunti dagli 8 governi più potenti del mondo nei Summit precedenti poi regolarmente rimasti lettera morta, unitamente a proposte precise e realizzabili che si vorrebbero inserite nella dichiarazione finale del prossimo Vertice che avrà luogo in Giappone all?inizio di luglio.

?La preoccupazione condivisa dai rappresentanti delle ONG presenti a Kyoto ? ha dichiarato Sergio Marelli ? è che il prossimo Summit di luglio non costituisca un arretramento rispetto agli impegni adottati in precedenza, quanto piuttosto l?occasione per i Governi del G8 di rimettersi sul giusto binario assumendo le molte responsabilità delle loro scelte politiche e del loro impatto dei destini dei Paesi poveri e imprimendo una svolta decisiva per la lotta contro la povertà, la promozione dei diritti umani e il contenimento dei cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo la biosfera ma ancor di più la vita di centinaia di milioni di persone. Il non rispetto della tabella di marcia per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio né degli standard adottati alla conferenza di Bali e con il protocollo di Kyoto ? ha ancora affermato il Presidente delle ONG Italiane Marelli ? sono segni premonitori di quanto potrebbe ulteriormente aggravarsi la situazione ora che i Governi dovranno agire alla luce di una situazione internazionale ancor più appesantita dalla crisi alimentare e dal caro prezzi delle derrate agricole, dalla recessione in corso nei Paesi industrializzati e da una congiuntura finanziaria di intensa gravità?.

All?appello di questo Summit del 2008 è ormai certo mancheranno i 60 milioni di dollari per la lotta contro l?ADIS la Tubercolosi e la Malaria promessi lo scorso anno a Heilingendamm, i 10,2 milioni di dollari/anno per i servizi di base dovuti per garantire un livello accettabile di salute materno-infantile, i 50 milioni di dollari supplementari per un Aiuto Pubblico allo Sviluppo che renda efficace l?intervento sulla povertà dei Paesi dei Sud del mondo.
?Le uniche cifre positive che verranno date al Vertice in Giappone ? continua Marelli ? rischiano di essere quelle dell?innalzamento della temperatura e delle emissione dei gas nocivi per l?ambiente. Insieme ad una chiara dimostrazione di inversione di rotta da parte dei Governi rispetto a quanto sin qui fatto, noi ONG presenti a Kyoto al Civil G8 abbiamo preso il preciso impegno per rafforzare la nostra azione di monitoraggio dell?agire dei nostri rispettivi Governi. Perché ciò sia efficace ? conclude Marelli ? occorre da parte dei Governi dei G8 un altrettanto chiaro impegno per coinvolgere le rappresentanze della società civile nella elaborazione della agenda dei Vertici e nella sua applicazione. Le affermazioni al Civil G8 del nuovo sherpa italiano Ambasciatore Giampiero Massolo vanno in questa direzione e lasciano ben sperare che il lavoro che da domani dovremo assumere per preparare il prossimo Vertice G8 che si terrà in Italia possa contare sulla collaborazione delle nostre istituzioni e del nuovo governo?.

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