Famiglia

Gare a scuola e nelle piazze per attirare nuovi talenti

Buone pratiche

di Redazione

Il grafico dei tesserati della Federazione italiana wheelchair hockey segna positivo da almeno cinque anni. L?anno scorso 40 nuovi sportivi hanno scelto di praticare l’hockey in carrozzina elettrica. In Italia ci sono 23 società, un campionato e a novembre Lignano ospiterà il Mondiale. È un movimento in crescita, senza il palcoscenico paralimpico perché la carrozzina elettrica non è ammessa e per di più che si rivolge a poche persone che per importanti limitazioni alla mobilità non riescono a praticare altri sport. Qual è il segreto? «Andare in giro a incontrare potenziali atleti. Ogni anno organizziamo una trentina di manifestazioni», dice Antonio Spinelli (nella foto) , che insieme alla Uildm, è il papà del wheelchair hockey italiano. «Abbiamo creato una rete con le società sportive e le cooperative sociali che hanno lavoratori disabili e noi facciamo da collante con manifestazioni sportive dimostrative anche on demand».

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