Mondo

Gaza: già morti 18 bambini

A destare allarme è soprattutto la situazione sanitaria: ospedali sono sovraffollati e scorte di farmaci rapidamente esaurite

di Redazione

Almeno 18  bambini palestinesi hanno perso la vita e 252 sono quelli rimasti feriti dall'inizio delle ostilità; ci sono bambini tra i 50 civili israeliani feriti: questi i dati aggiornati alle ore 15,00 ad oggi; ma il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora.

A Gaza desta allarme soprattutto la situazione sanitaria: gli ospedali sono sovraffollati a causa dell'afflusso continuo di feriti e le scorte di alcuni farmaci si sono rapidamente esaurite. L' Unicef sta predisponendo l'invio dalla Supply Division (il centro logistico dell'organizzazione, con sede a Copenaghen) di scorte di emergenza per 14 farmaci di base.

In queste ore le condizioni di sicurezza non consentono interventi umanitari all'interno di Gaza, anche se 5 team di psicologi Unicef stanno visitando ospedali e abitazioni private per fornire assistenza ai bambini che hanno subito shock o hanno assistito a scene violente. L’ Unicef sta predisponendo aiuti umanitari in diversi settori (acqua, igiene, protezione, istruzione).

La chiusura del confine a Kerem Shalom provocherà a breve una penuria di carburante, con gravi conseguenze sul funzionamento dei servizi essenziali già a fine novembre, quando saranno esaurite le scorte di combustibile (111.000 litri) finanziate dall' Unicef e da Human Rights First, una Ong partner.

I combattimenti stanno devastando le già poverissime infrastrutture civili della Striscia di Gaza: sono ben 30 le scuole lesionate, fra cui 5 gestite dall'Unrwa, partner dell' Unicef in gran parte dei settori di intervento in favore dell'infanzia. Si lamentano danni anche ad alcuni acquedotti, pozzi e cisterne, mentre sono lievi i danni a due ospedali e a un ambulatorio.

L'Unicef ha espresso la sua profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione e per l'impatto che essa ha sull'infanzia sia a Gaza che in Israele.

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