Non profit
Genova moltiplica per quattro le raccolte fondi
I risultati ottenuti con una struttura dedicata
di Redazione

Di tutto, di più. La campagna di comunicazione per l’adozione a distanza dei gatti randagi, per la cerimonia in onore degli sposi che festeggiano quest’anno le nozze d’oro, per la sezione fumetti della biblioteca Berio e per la prossima Notte bianca. E poi il piano pubblicitario per l’emergenza caldo, per i servizi educativi e per il palio marinaro. E, ancora, il restauro del secondo piano nobile di Palazzo Rosso.
Le aziende interessate a sponsorizzare un evento o un’attività del Comune di Genova hanno quasi l’imbarazzo della scelta. Musei, biblioteche, promozione della città, servizi civici, politiche sociali, sicurezza, ambiente e verde, sostenibilità, sport, polizia municipale e politiche educative. Ce n’è per tutti i gusti e, soprattutto, per tutti i portafogli. Capitale europea della cultura nel 2004, la città della Lanterna ha tutte le carte in regola per candidarsi a capitale italiana del fundraising istituzionale. Perché ha maturato una lunga esperienza, perché ha istituito un ufficio ad hoc e soprattutto perché riesce a raggranellare non pochi quattrini.
Genova si è mossa in tempi non sospetti. Prima cioè che la mannaia sui trasferimenti statali agli enti locali spingesse le amministrazioni a far cassa con gli sponsor privati. «I primi passi, ma solo per il settore cultura, risalgono infatti al 1999», riferisce Tiziana Ginocchio, funzionaria comunale coordinatrice del settore Sponsorizzazioni. Il punto di svolta nel 2004 in occasione della kermesse europea. L’attività di raccolta fondi ha avuto poi un’accelerazione con l’elezione nel 2007 di Marta Vincenzi a primo cittadino.
La carta vincente si è rivelata l’istituzione di un ufficio dedicato. Una struttura che supporta e coordina le diverse ripartizioni comunali (onde evitare che più uffici bussino alla stessa azienda) e che suggerisce ai donatori le iniziative che potrebbero sposarsi bene con la mission aziendale. «Nel caso di un convegno sull’urbanistica saranno contattate le imprese che operano nel settore immobiliare», spiega Ginocchio.
Per i grossi eventi scende invece in campo direttamente lo staff del sindaco. Il Comune ha allestito inoltre un’apposita sezione del sito (www.comune.genova.it) con le informazioni sulle proposte di sponsorizzazione e organizza annualmente un meeting per ringraziare i finanziatori. Le stesse tecniche e le stesse attenzioni, insomma, adottate dal non profit. Alla guida dell’ufficio, come ricordato, non c’è però una figura proveniente dal privato sociale ma una funzionaria comunale, Tiziana Ginocchio appunto, che dal 1999 si dedica al fundraising.
Infine, i risultati economici. Genova, escluse le risorse donate dalle fondazioni, nell’ultimo quadriennio ha quadruplicato le somme raccolte solo dagli sponsor passando da uno a quattro milioni di euro. Nonostante, particolare non irrilevante, la congiuntura economica non sia proprio favorevole.
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