Welfare

Genova, suicida detenuto italiano

Il giovane di 24 anni aveva già tentato il suicidio la scorsa settimana. La denuncia del Sappe: «Come può un agente controllarea fino a 100 detenuti da solo?»

di Redazione

Un detenuto italiano di 24 anni, che aveva già tentato il suicidio la scorsa settimana, ieri sera alle 20 nel carcere di Genova Pontedecimo si è impiccato con un lenzuolo alle grate della finestra del bagno. A darne notizia Donato Capece e Roberto Martinelli, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

«Il 24enne era in cella con il maresciallo dei Carabinieri uxoricida che ha tentato di togliersi la vita l’altro giorno. È l’ennesimo fatto drammatico – sottolineano – che testimonia ancora una volta l’urgente necessità di intervenire immediatamente sull’organizzazione e la gestione delle carceri, dove il numero esorbitante dei detenuti ricade pericolosamente sulle condizioni lavorative dei Baschi Azzurri del Corpo di Polizia Penitenziaria e impedisce di svolgere servizio nel migliore dei modi. Come può un agente, da solo, controllare fino ad 80-100 detenuti, moltissimi dei quali, come a Pontedecimo, con gravi problemi psicologici?».

«Con un sovraffollamento di quasi 70mila detenuti in carceri che ne possono contenere a mala pena 43mila, accadono purtroppo anche questi tragici episodi. Pontedecimo – spiegano – ospita circa 180 detenuti a fronte di 90 posti letto e negli organici della Polizia Penitenziaria mancano 50 agenti. Non dimentichiamo che alcuni recenti orientamenti sul suicidio in carcere del Comitato nazionale per la Bioetica hanno autorevolmente sottolineato come la prevenzione del suicidio passa innanzitutto attraverso la garanzia del diritto alla salute e del diritto a scontare una pena che non mortifichi la dignità umana. Condizioni, oggi, assai precarie nel contesto penitenziario italiano».

«E si tenga conto – aggiungono – che se la situazione non si aggrava ulteriormente è grazie alle donne e agli uomini del Corpo che, in media, sventano ogni mese 10 tentativi di suicidio di detenuti nei penitenziari italiani. La percentuale stessa di suicidi in carcere in questi ultimi anni è attestato attorno ad un tasso del 9% calcolato su 10mila detenuti, tasso che nel periodo 1997-2001 fluttuava invece tra il 10 ed il 12,50%».

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