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Georgia, Nato: «Azione russa è sproporzionata»
I ministri degli esteri lanciano un appello per l’apertura del corridoio umanitario
di Redazione
«L’azione militare condotta dalla Russia è sproporzionata e non è conforme al suo ruolo di mantenimento della pace né compatibile con i principi del regolamento pacifico dei conflitti enunciati nell’Atto finale di Helsinki, l’Atto fondante Nato-Russia, e la Dichiarazione di Roma».
È quanto si legge nelle conclusioni del vertice straordinario dei ministri degli Esteri dei 26 paesi dell’Alleanza che si è tenuto a Bruxelles. «Restiamo preoccupati per le azioni condotte dalla Russia nel contesto della crisi attuale e ricordiamo che a questo Paese incombe di mantenere l’ordine e la sicurezza nelle zone in cui esercita un controllo», affermano ancora i capi della diplomazia
La Nato lancia quindi un forte appello alle autorità di Mosca affinché agiscano «immediatamente per ritirare le truppe dalle zone che sono chiamate a lasciare in virtù dell’accordo in sei punti» firmato nei giorni scorsi dal presidente georgiano Mikhail Saakachvili e da quello russo Dimitri Medvedev.
Quanto al futuro della Georgia nella Nato, i ministri ribadiscono il loro «attaccamento alle decisioni assunte dai capi di Stato e di governo al summit di Bucarest dell’aprile 2008, incluse quelle riguardanti le aspirazioni euro-atlantiche della Georgia».
L’Alleanza esprime infine preoccupazione per quanto riguarda gli aspetti umanitari. «Invitiamo tutte le parti a fare in modo, in conformità con gli obblighi assunti in virtù del diritto umanitario internazionale, a fare in modo che i soccorsi umanitari internazionali possano raggiungere le popolazioni colpite», affermano i ministri che si dicono «profondamente preoccupati per la situazione umanitaria.
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