Anche l’Islam ha incontrato la figura di Gesù. Che è presente con Maria, come profeta, nel Corano, e al quale vennero attribuiti dei Detti, poi raccolti in un libro. Che esce per la prima volta tradotto in italiano per merito della Fondazione Valla. I Detti islamici di Gesù, a cura Sabino Chialà, raccontano un profeta ultrapauperista e di saggezza socratica.
«Fu detto a Gesù, figlio di Maria: “Inviato di Dio, se ti prendi un asino lo potresti cavalcare portando le tue necessità”. Rispose: “Sono troppo caro a Dio perché mi dia qualcosa che mi possa distrarre”.»
«Gesù vide che non aveva con sé che un pettine e un boccale. Vide un tale pettinarsi la barba con le dita, allora gettò via il pettine.
Vide un altro bere con le palme delle mani, e allora gettò via anche il boccale».
«Quando Gesù e Giovanni giungevano in un villaggio, Gesù chiedeva dei peggiori, Giovanni invece dei migliori. Allora Giovanni gli chiese: “Perché fai sosta dai peggiori?”. Rispose: “Non sono che un medico che cura i malati”».
«Gesù Figlio di Maria ha detto: “Il mondo consta di tre giorni: ieri che è trascorso e del quale non ti è rimasto nulla in mano; domani: non sai se lo raggiungerari o no; il giorno nel quale ti trovi: approfittane».
«Fa’ che io sia la sola preoccupazione per te. Fa’ di me un tesoro per la tua vita futura. Confida in me e ti basterò. Non affidarti a un altro altrimenti ti abbandonerò».
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