Non profit

«Ghe pensum nüm», al Trotter arrivano le mamme-imbianchino

Iniziativa di genitori e volontari dello storico istituto di Milano

di Redazione

Tre giorni per rimettere a nuovo 13 classi della struttura a due passi da via Padova. Un successo di partecipazione che il Comitato Genitori è pronto
a giocarsi ancora. Per contrastare in modo costruttivo tagli e carenze strutturali Lunedì 25 ottobre 2010. Ore 8.30, suona la campanella della scuola Trotter di Milano. I bambini entrano in classe. Qualche genitore li segue con occhi lucidi, in attesa della loro reazione che non si fa attendere: «Che bello!!… Guarda qui è pulito, e li è colorato, sembra tutto nuovo!». Due padiglioni dell’Isc Casa del Sole in via Giacosa – zona via Padova – sono completamente ridipinti, in aggiunta ad altre classi di altri padiglioni. Per un totale di 13 classi. Questo è il frutto del lavoro di decine di genitori della scuola e di volontari del quartiere che hanno deciso di indire una tre giorni di lavori per rimettere a nuovo la scuola. Il lavoro di preparazione è durato due settimane ed è stato un’occasione per creare solidarietà tra le persone e risvegliare il senso civico. La Casa del Sole è una scuola storica, con una tradizione che risale agli anni 20 quando il Comune di Milano acquistò l’area del Trotter e la trasformò in una struttura pedagogica modello.
La macchina organizzativa ha messo insieme, con non poche difficoltà, esperienze, capacità, volontà di genitori italiani e stranieri, all’insegna della cooperazione e dell’interazione (ben più oltre l’integrazione). «Ghe pensum nüm!» rivendicava il volantino diffuso la settimana prima. Una provocazione rivolta alle istituzioni. Non è la prima volta che “ci pensano loro”, anzi. Ma questa volta il lavoro non si è voluto fare nel silenzio e nell’indifferenza generale. Il messaggio è stato chiaro: «La scuola è importante, talmente importante che se non ci pensa chi ne ha la competenza a farla funzionare, ci pensiamo noi».
Un’occasione per rilanciare non solo il tema delle strutture scolastiche che, in molti casi, in tutto il Paese, hanno non pochi problemi (bagni rotti, lavandini intasati, scarafaggi in classe, infiltrazioni, intonaco che cade sulla testa dei bambini e così via?) ma anche il tema della qualità della scuola alla quale non si vuole rinunciare. Un modo «costruttivo per protestare». L’attivissimo Comitato Genitori, promotore dell’iniziativa, anticipa che ci saranno altre iniziative. La scuola infatti è in credito di 200mila euro nei confronti dello Stato. Una cifra enorme, indispensabile per una scuola come il Trotter (così è soprannominata perché si trova all’interno dell’ex Parco Trotter) che, oltre ad avere una lunga storia, si è sempre distinta per la sua politica di insegnamento innovativo e sperimentale. Ma i tagli e il credito accumulato rendono impossibile la continuità nello sviluppo di questa specificità della scuola del Trotter.
L’anno scolastico infatti è incominciato molto male: meno insegnanti (per ora tre in meno, con tutto ciò che ne consegue), inizio attuazione programma in ritardo, gite annullate, niente compresenze degli insegnanti, meno laboratori, meno supporto ai bambini stranieri appena arrivati e meno sostegno a bambini con altre difficoltà.
Una realtà a cui non si può rimanere indifferenti visto che riguarda la scuola italiana. I genitori si augurano più attenzione e responsabilità. Un augurio che non può arrivare solo da chi ha figli ma da tutti coloro che vogliono vivere un futuro sereno e proficuo.

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