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Giornalista Le Monde: Bush padre implicato con “Narcos”

In un incontro contro il terrorismo, Calvo Ospina denuncia: l'uomo chiave è Posada Carriles, terrorista ricercato da Venezuela e Cuba e attualmente agli arresti negli Usa

di Redazione

”Il presidente degli Stati Uniti George Bush senior e’ stato implicato bei traffici di droga per finanziare i ”contras del Nicaragua”. La denuncia e’ stata resa pubblica all’incontro contro il terrorismo presieduto da Fidel Castro all’Avana dal giornalista di Le Monde Diplomatique e scrittore colombiano, Calvo Ospina. Lo scrittore ha anche detto che durante l’ultima campagna elettorale anche il candidato dei democratici John Kerry aveva fatto allusioni ”ai vincoli di Bush senior nello scandalo Iran-Contras”. Ospina ha spiegato che quando nel 1985 il parlamento degli Stati Uniti proibi’ la vendita di armi agli anticomunisti nicaraguensi, ”si rafforzo’ il finanziamento clandestino ai contras, con il lasciapassare di Bush padre” attraverso proventi che sarebbero derivati dal traffico di droga. Narcotrafficanti di Bolivia e Colombia, secondo la ricostruzione dello scrittore, che ha citato documenti Cia e Fbi, erano in contatto con organizzazioni di narcos con base a Miami, e proprio in questa citta’, spiega, sarebbe avvenuto il contatto tra dirigenti americani e narcotrafficanti. L’uomo di collegamento a Miami sarebbe stato Luis Posada Carriles, accusato di aver fatto saltare un aereo cubano nel 1976 provocando una strage e ora agli arresti negli Stati Uniti. Il Venezuela ne ha richiesto l’estradizione che, pero’, non e’ ancora stata concessa.

Lo scrittore colombiano ha anche dichiarato di essere a conoscenza che l’ex segretario di Stato americano per gli affari dell’emisfero occidentale, Otto Reich, ”facilito’ la vita ai terroristi Posada Carriles e Orlando Bosch quando erano detenuti in Venezuela per l’attentato all’aereo cubano nel 1976”, Ospina ha raccontato anche brani del suo libro ”Dissidenti o mercenari” con la confessione di Posada Carriles e la sua testimonianza dell’esistenza di un ”pool” per finanziare varie operazioni, tra cui ”Operazione Condor”, il piano di eliminazione dei dissidenti messo in atto dalle dittature sudamericane, attraverso il narcotraffico.

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