Welfare

Giovani imprenditori per le imprese confiscate alla mafia

Parte da Napoli il progetto dei Giovani Imprenditori di Confapi

di Redazione

Verrà presentato oggi a Napoli il Protocollo d’Intesa firmato dal gruppo Giovani Imprenditori Confapi con il Tribunale di Napoli.

Il Protocollo si inserisce nell’ambito delle attività del progetto “Diamo ai giovani le imprese della mafia” e mira ad affiancare le figure professionali del custode e dell’amministratore giudiziario con manager delle aziende, nominati dai giudici, allo scopo di integrare le competenze professionali degli esperti contabili con quelle inerenti la gestione manageriale dell’azienda e quindi del business.

Il progetto parte dal fatto che nella relazione del Commissario straordinario per i beni confiscati del dicembre 2009 solo l’11% delle aziende confiscate era stato destinato alla vendita o all’affitto. Il restante 89% era andato in liquidazione (1 azienda su 3 risulta già in liquidazione o tecnicamente fallita prima della confisca definitiva). L’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, istituita con il decreto legge 4 febbraio 2010 n.4 convertito con la legge 31 marzo 2010 n. 50, in data 1 novembre 2010, cui è demandata l’attività di gestione delle aziende confiscate, ha reso noto che risultano definitivamente confiscate 1365 aziende.

Proprio da Napoli partirà il primo esperimento ed in cantiere ci sono già i primi progetti. Interverranno alla conferenza stampa Valentina Sanfelice di Bagnoli, presidente nazionale del gruppo Giovani Imprenditori Confapi, Carlo Alemi, presidente del Tribunale di Napoli.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.