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Gratis (o quasi): con l’open source si può

di Redazione

Le soluzioni sul mercato dei database sono molte ed esistono anche soluzioni commerciali pensate esplicitamente per il non profit, come ad esempio MyDonor e Raiser’s Edge, che offrono funzioni sofisticate di gestione di qualsiasi strumento o azione di fund raising ci venga in mente. L’unico difetto che accomuna queste soluzioni, se proprio vogliamo trovarne uno, è che comportano un investimento non indifferente.
Per fortuna, anche nel mondo dei sistemi di gestione di database esistono soluzioni open source, cioè software diffusi liberamente per consentire miglioramenti da parte degli sviluppatori che vogliono contribuire. Tra le più utilizzate troviamo CiviCRM, Mpower Open, Ebase ed Organizersdb. CiviCRM, in particolare, ha la peculiarità di essere disponibile anche in italiano. CiviCRM è tra l’altro utilizzato da molte importanti organizzazioni, come Amnesty International e Wikipedia, ed è scaricabile gratuitamente da http://civicrm.org, dove si trovano anche tutte le informazioni necessarie per installare e rendere operativo il sistema. Per il proprio funzionamento CiviCRM utilizza il Web, il che rende molto semplice l’integrazione tra le informazioni online e offline.
Naturalmente il fatto che il software sia gratuito no significa che utilizzarlo con successo non comporti nessun costo: bisogna come minimo mettere in conto la formazione di chi deve utilizzarlo. Siamo però in ogni caso ben lontani dagli investimenti necessari per assicurarsi la stessa funzionalità e flessibilità con i prodotti commerciali.

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