Sostenibilità

Gruppi religiosi contro Bush per dietrofront su Kyoto

«Ripensaci, altrimenti perdi il nostro appoggio», scrive un'ampia coalizione interconfessionale di gruppi cristiani

di Gabriella Meroni

Nel coro di critiche internazionali e nazionali per la ”marcia indietro’ di George Bush su Kyoto c’e’ una voce forse inattesa dal presidente repubblicano: quella di un’ampia coalizione interconfessionale di gruppi religiosi americani, allarmati dall’intenzione del presidente di ritirarsi dall’accordo per la lotta all’effetto serra.
In una lettera, arrivata ieri alla Casa Bianca, i gruppi religiosi chiedono al presidente di riconsiderare le sue posizioni, se Bush -che si professa profondamente religioso ed ha voluto dare, gia’ dai primi giorni del mandato, un’impronta religiosa alla sua amministrazione- non vuole perdere il sostegno delle associazioni religiose attive sul fronte ambientalista.

Nella lettera si ricorda il consenso scientifico sul fatto che l’aumento delle temperature, collegato all’effetto serra, potra’ provocare mutamenti climatici catastrofici per il pianeta. E si fa appello al dovere morale, soprattutto di un presidente religioso come Bush, di fare di tutto per impedirlo. ‘
‘Se esiste una prova credibile che indica che il comportamento attuale possa minacciare la qualita’ della vita del creato e dei figli di Dio, questo deve diventare una questione morale primaria” si legge nella lettera firmata da sette leader religiosi, fra i quali quello del National Council of Churches of Christ, l’African Methodist Episcopal Church, the Metropolitan Orthodox Church e il Jewish Theological Seminary.

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