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Guatemala: Colom è il nuovo presidente

Il socialdemocratico Alvaro Colom ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Guatemala, battendo al ballottaggio di ieri il candidato del centro destra, il generale Otto Perez Molina

di Redazione

Colom, 56 anni, ingegnere industriale, s’insediera’ il prossimo 14 gennaio per un mandato di quattro anni. Secondo i dati relativi al 97% dello spoglio dei voti, Colom ha ottenuto il 52,8% contro il 47,2% del suo avversario. Colom, che quattro anni fa era stato sconfitto dal candidato della destra Oscar Berger, aveva ottenuto soltanto il 25,6% al primo turno elettorale del 6 settembre. Il suo avversario Perez Molina era arrivato allora al 21,3%. “Il cambiamento che il Guatemala aspettava da 50 anni comincia oggi”- ha dichiarato il vincitore alla folla dei sostenitori che festeggiavano nella capitale davanti alla sede del suo partito- “il Guatemala e’ un paese magico che merita un destino diverso, di equita’, solidarieta’ e giustizia sociale”. Colom sara’ il sesto presidente del paese centroamericano dopo il ritorno alla democrazia nel 1985. Al centro del dibattito elettorale vi e’ stato il tema della criminalita’ e dell’infiltrazione del crimine organizzato nelle istituzioni dello stato, ma mentre Perez Molina ha insistito molto sul tema della legge e dell’ordine, Colom ha promesso anche una politica di sviluppo rurale, giustizia sociale e riconciliazione nazionale.
Lo zio del presidente eletto, Manuel Colom, e’ uno dei simboli delle vittime della violenza politica in questo paese. Carismatico sindaco di sinistra di Citta’ del Guatemala fra il 1970 e il 1974, era considerato un probabile candidato presidenziale ma fu assassinato nel 1979 durante il regime militare. La campagna elettorale per le presidenziali e’ stato segnata da violenze con 10 assassini di attivisti politici nelle ultime settimane. Jose Carlos Marroquin, responsabile della campagna di Colom, aveva gettato la spugna alcuni giorni fa in seguito a gravi minacce, e un esponente dello staff di Perez Molina e’ stato ucciso. Nessun grave incidente si e’ pero’ verificato durante il voto di ieri, al quale erano chiamati 6 milioni di persone, su una popolazione di 13 milioni di abitanti.

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