Welfare
«Guerra» o «Asilo», se non lo dici sei rimpatriato
La trascrizione di un vero interrogatorio
di Redazione

Hussan afferma di avere 33 anni e di venire da Gaza. Ma nel colloquio non pronuncia mai le parole magicheUn ufficiale della Anek Lines richiama l’attenzione della Polizia di frontiera. A bordo, comunica, c’è un «clandestino». L’hanno trovato nella stiva, tra i tir. Gli agenti salgono sulla nave, in territorio greco e avvertono l’avvocato del Cir. Li seguiamo e documentiamo tutto. È il primo pomeriggio di una nebbiosa giornata di marzo. L’uomo è in una sorta di cella. Accenna un sorriso, poi torna cupo. Gli agenti lo perquisiscono, gli fanno togliere scarpe e cintura. Non ha documenti, a parte il frammento di una fotocopia in arabo. Dice di essere palestinese. L’avvocato del Cir cerca di raggiungere un traduttore al telefono, ma quello palestinese non è disponibile. Bisognerà accontentarsi di un interprete turkmeno. Saliamo in coperta ed entriamo in una saletta vuota. Inizia il colloquio, che riportiamo fedelmente.
Data di nascita: 1977.
Nome: Hussan.
Poi cognome, nome dei genitori e luogo di nascita: Gaza.
Cir: Quando è partito dalla Palestina?
Interprete: Circa due anni e mezzo fa.
Cir: Dove è stato tutto questo tempo?
Interprete: Un po’ in Libano, un po’in Siria e un po’ in Grecia.
Cir: Ha le impronte in Grecia?
Interprete: Sì.
Cir: Dove stava andando?
Interprete: In Belgio.
Cir: Ha parenti lì?
Interprete: Ha solo degli amici.
Cir: Come mai andava in Belgio?
Interprete: Perché in Grecia non aveva da mangiare, né un sostegno, un reddito.
Cir: Ma reddito di che tipo. Di lavoro?
Interprete: No, nel senso che non ha assistenza sociale. Dice che è difficile, che non c’è lavoro, niente da mangiare.
Cir: Se andasse in Belgio, che intenderebbe fare?
Interprete: Andrebbe là per cercare un lavoro, non importa dove.
Cir: È già stato in Italia prima d’ora?
Interprete: No, è la prima volta.
Cir: Ha pagato per il viaggio o ha fatto da solo?
Interprete: Non ha pagato, s’è imbarcato per conto suo.
Cir: Come mai non s’è fermato prima in Siria, in Libano o in Turchia?
Interprete: Dice che là non aveva diritti umani. È venuto qua per ottenere i suoi diritti.
Cir: Ma diritti di che tipo?
Interprete: Qualsiasi diritto che appartiene ad un essere umano: il lavoro, il denaro per mangiare.
Cir: Va bene.
In realtà non va bene affatto. Al Cir non basta. Hussan non ha parlato di guerra, né di asilo. Non ha detto la parola “magica”. Sarà “riammesso” a Patrasso con lo stesso traghetto sul quale è arrivato. Dall’oblò osserva il colle Guasco, l’Italia. Che non lo ha accolto.
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