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GUINEA BISSAU. Ucciso il presidente, prime testimonianze
Secondo fonti della società civile locale ci sarebbe di mezzo il controllo degli ingenti profitti del traffico di cocaina
di Redazione
Il presidente della Guinea Bissau Joao Bernardo Vieira è stato ucciso questa mattina dai militari, dopo l’attentato di ieri sera in cui è morto il capo dell’esercito. Dal Paese africano arrivano le prime testimonianze da media e società civile locale. «Il corpo del Presidente Vieira è stato portato via dal Palazzo Presidenziale su un’ambulanza» ha detto all’Agenzia Fides la redazione di Radio Sol Mansi, radio cattolica della Guinea Bissau, nel confermare la notizia dell’uccisione del Capo dello Stato, nel corso di un assalto alla sua residenza da parte di un gruppo di militari.
L’assassinio del Presidente Vieira giunge all’indomani della morte in un attentato del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, il generale Tagmé Na Waié,
«Le strade della capitale, Bissau, sono bloccate dai militari. Solo poche persone riescono a passare. La situazione è confusa e non si comprende chi controlli il Paese. Il Consiglio dei Ministri è in riunione e attendiamo un suo comunicato nelle prossime ore» affermano le fonti di Fides.
Nella sera di ieri, domenica 1° marzo, il generale Tagmé Na Waié era nel suo ufficio a Bissau quando è rimasto ferito mortalmente in un’attentato che ha causato il ferimento di altre cinque persone, di cui due in modo grave. Un’altra fonte militare ha riferito che l’esplosione di una bomba ad alto potenziale ha fatto crollare buona parte dell’edificio principale del quartier generale, dove vi sono gli uffici del Capo di Stato Maggiore.
Qualche ora, dopo, in piena notte, è esplosa una violenta sparatoria nei dintorni della residenza del Presidente Joao Bernardo Vieira. Secondo fonti di stampa, un gruppo di militari ha dato l’assalto al palazzo del Presidente accusandolo di essere il responsabile della morte del Capo di Stato Maggiore. Quest’ultimo, all’inizio dell’anno, aveva denunciato di essere sfuggito a un tentativo di omicidio. Da tempo vi erano tensioni tra il Presidente Vieira e il generale Na Waié.
«É troppo presto per esprimere una valutazione di quello che è successo. Non ci sentiamo di escludere che in queste vicende vi sia di mezzo il controllo degli ingenti profitti del traffico di cocaina del quale la Guinea Bissau, è diventato uno snodo importante» dicono le fonti di Fides.
La Guinea-Bissau è diventata un punto chiave per il transito della cocaina tra l’America latina e in Europa, perché i narcotrafficanti approfittano della scarsa sorveglianza, dell’instabilità di governo e della povertà.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e alla criminalità, in Guinea Bissau vi sono stati più di 50 sequestri di droga nel corso degli ultimi due anni, «Ed è solo la punta dell’iceberg», ha affermato Antonio Mazzitelli, rappresentante dell’agenzia antidroga dell’ONU in Africa occidentale e centrale.
Condanne dell’assassinio stanno giungendo del frattempo dalla comunità internazionale, dall’Unione europea alla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas) a diversi Stati europei fra cui l’Italia attraverso una dichiarazione del ministro per gli Affari esteri Franco Frattini
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