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Haiti, arrivano gli aiuti di Save the children

L'isola centroamericana è allae prese con la quarta tempesta tropicale in venti giorni. L'ong sta cercando di garantire l'afflusso a scuola dei bambini

di Redazione

Iniziano ad arrivare ad Haiti gli aiuti di Save the children. L’ong sta assistendo i bambini e le famiglie colpiti dalle ultime catastrofi naturali nel paese centroamericano, che dalla metà di agosto e’ stata funestata da ben tre tempeste tropicali e che sta affrontando la quarta in queste ore. L’isola versa in condizioni critiche dopo la tempesta tropicale Fay, che si e’ abbattuta su Haiti il 15 e 16 agosto scorsi, l’uragano Gustav, il 26 agosto, e Hanna il 1° settembre. L’entità del disastro e’ enorme: l’80% della Artibonite Valley e’ inondata e il 70% dei raccolti e’ andato perduto nel sud del paese.

Tra le città più colpite dalle piogge insistenti Jacmel, Gonaives e Hinche, dove Save the Children svolge regolarmente attività programmatiche. La situazione si presenta particolarmente grave a Gonaives, dove le inondazioni hanno totalmente paralizzato la città. L’organizzazione e’ intervenuta inviando nell’area un team dedicato che possa valutare immediatamente la situazione e sta gia’ pianificando una risposta di lungo termine. Al momento gli operatori di Save the Children stanno cercando di raggiungere i bambini follati che vivono nei rifugi di Gonaives and Jacmal, creando spazi sicuri dove i bambini possano vivere e svolgere le loro normali attività, in attesa che l’acqua si ritiri e le famiglie possano riprendere la loro quotidianità.

“I bambini stanno vivendo in un ambiente estremamente insicuro e sono a grande rischio, ma i loro bisogni sono sottovalutati nel caos provocato dall’emergenza”, spiega Ned Olney, capo delle operazioni di Save the Children nel paes, “l’organizzazione sta lavorando affinché i bambini siano protetti, e possano svolgere delle attività in spazi sicuri, mentre i loro genitori cercano di ricostruire le proprie vite”. Gli interventi dell’organizzazione sono volti anche ad assicurare ai bambini la possibilità di andare a scuola. Oggi le scuole avrebbero dovuto riaprire in tutto il paese, ma molti edifici sono danneggiati e fino a venerdì il ministero dell’Istruzione non aveva ancora deciso se rimandare l’inizio dell’anno scolastico, come già avvenuto nell’area di Jacmel. Circa 150 scuole in cui Save the Children lavora direttamente nell’area colpita dal ciclone sono state colpite e 16 di esse hanno riportato gravi danni strutturali. Inoltre, molte famiglie hanno perso i loro mezzi di sussistenza e non riescono a pagare le rette scolastiche.

 

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