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HAMAS. Dai razzi alle inizitive “culturali”

Secondo il leader politico Ayman Taha, Hamas ha deciso di sospendere il lancio di missili su Israele e pensa alla creazione di una cultura della resistenza

di Redazione

“La resistenza armata è ancora importante e legittima”, afferma Ayman Taha, leader politico di Hamas ed ex combattente, “ma adesso vogliamo creare una cultura della resistenza. L’attuale situazione richiede un’interruzione degli attacchi missilistici. Dopo la guerra, sia la popolazione che i miliziani hanno bisogno di una tregua”. L’ex combattente palestinese rivela, inoltre, che molti dei comandanti del movimento sono stati sostituiti e tutta la sezione militare è stata ristrutturata a causa “della lezione appresa in guerra” contro Israele. Secondo quanto spiega il Nyt, la decisione di sospendere il lancio di razzi a corto raggio ‘Qassam’ che per anni hanno terrorizzato le aree del sud di Israele vicine al confine con la striscia di Gaza, è dovuta anche alla pressione della popolazione palestinese, che considera sempre più inefficace questa tattica militare. “A cosa ci servono i razzi?”, chiede Mona Abdelaziz, avvocato palestinese, in un’intervista al quotidiano statunitense.

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