Un consorzio di cooperative sociali, una banca di credito cooperativo, dei cittadini attivi e solidali. Sono questi gli ingredienti che nel 2008 hanno permesso di realizzare a Brescia una delle prime operazioni di social housing in Italia. È l’Immobiliare sociale bresciana, che ha come scopo l’acquisto, la ristrutturazione e la gestione di un immobile abbandonato in un quartiere centrale di Brescia. L’iniziativa è stata realizzata grazie al finanziamento di 500mila euro a tasso agevolato concesso da una banca di credito cooperativo del territorio. All’apparenza potrebbe sembrare un comune rapporto banca-cliente ed è qui che il ruolo dei cittadini fa la differenza. I 500mila euro sono stati infatti raccolti dalla banca tramite l’emissione di certificati di deposito a rendimento minimo, acquistati da cittadini interessati al valore sociale dell’iniziativa. La “raccolta dedicata” ha consentito alla banca di offrire tassi calmierati, abbattendo i costi del finanziamento e quindi il costo dell’affitto per il consumatore finale.
Con il Piano casa 2009 il governo ha stanziato 550 milioni di euro per la costituzione di un fondo immobiliare che servirà per la costruzione di più di 20mila alloggi da destinare a edilizia sociale. Iniziative come quella bresciana potrebbero quindi moltiplicarsi.
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