Non profit
I 20enni non sono bamboccioni
Un indagine su i 1.500 studenti Intercultura rivela sogni e aspirazioni.
di Redazione
Un futuro di medici, infermieri per associazioni umanitarie, diplomatici, ingegneri ambientali: altro che eterni Peter Pan, tronisti, veline, perennemente connessi a Facebook, chiusi in casa sognando di entrare nella casa del Grande Fratello.
In particolare, a fornire questa immagine, sono gli studenti che ora si sono appena iscritti al primo anno di Universita’ e che due anni fa hanno trascorso la quarta superiore in uno dei 50 Paesi in cui Intercultura propone programmi scolastici internazionali.
Quali sono le scelte universitarie di chi ha studiato all’estero durante le superiori ? Come ha inciso un anno di vita in un altro Paese nelle loro decisioni ? Medici (3% del campione analizzato) e infermieri (d’elicottero, o d’urgenza, magari per Medecins sans frontie’res, 3%), ma non solo. Il 20%, ambiziosamente, vorrebbe abbracciare la carriera diplomatica o lavorare nelle associazioni non governative, specialmente all’estero, l’11% ingegnere (il 15% del campione sta frequentando un corso d’ingegneria di cui ben il 32% quella aero-spaziale), il 10% manager (ad esempio, rappresentante di imprese all’estero, in Cina o Paesi Orientali), il 7% interprete o traduttore, meglio se al Parlamento europeo o all’Onu, il 5% psicologo, il 4% ricercatore in Italia o all’estero (il Cern e’ sempre il piu’ ambito).
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