Welfare

I beni da liberare. Intervista a Rita Borsellino.

Destinare i patrimoni dei corrotti a Fini sociali, come già succede per quelli dei mafiosi. Libera lancia una raccolta di firme. (di Antonella Signorelli)

di Redazione

È giunto il momento di modificare la legge 109 del 1996, aggiungendo ai mafiosi anche i corrotti come destinatari dei provvedimenti di sequestro dei beni da destinare a un uso sociale. Libera, associazione di associazioni ?contro le mafie?, ha appena terminato la raccolta di firme in Sicilia, dove è partita la Carovana antimafia. In maggio sarà la volta della Campania, poi, a seguire, l?Emilia Romagna, la Liguria e la Lombardia. Ne abbiamo parlato con Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo, ucciso da Cosa nostra nel ?93, la stagione delle bombe, e animatrice dell?associazione, di cui è vicepresidente.
Vita: Che accoglienza incontra la carovana nelle varie città in cui si ferma?
Rita Borsellino: Spesso sono le stesse organizzazioni locali a chiederci di intervenire e comunque abbiamo incontrato forme di accoglienza molto calorosa, soprattutto nei centri più piccoli.
Vita: La stessa accoglienza vi viene riservata anche dalle istituzioni? Lo chiedo perché i giudici che hanno lottato contro la mafia spesso sospettavano connivenze a livello istituzionale?
Borsellino: Non bisogna mai generalizzare, le istituzioni non sono una categoria, sono uomini: ci sono quelli disponibili e quelli meno disponibili. E allora troviamo istituzioni che collaborano, troviamo qualcuno che ci lascia soltanto fare e anche qualcuno che ci ostacola.
Vita: Per esempio?
Borsellino: Beh (sorride)? qualche volta è successo che non hanno partecipato all?organizzazione. Noi chiediamo di solito il patrocinio o comunque dei servizi e qualche volta non ce li hanno dati.
Vita: Cosa può fare un cittadino per impegnarsi nella lotta alla mafia?
Borsellino: Diceva Giovanni Falcone: «basterebbe che ognuno facesse fino in fondo il proprio dovere». Sembra una cosa facile o scontata ma se si riflette bene su cosa significhi fare fino in fondo il proprio dovere, ogni giorno, nella situazione in cui ci si trova, ci si rende conto che è una cosa difficile. Ma non impossibile.
Vita: I progetti futuri dell?associazione Libera?
Borsellino: Continueremo a lavorare per migliorare la legge sulla confisca dei beni, che abbiamo fortemente voluto e appoggiato, non smettendo di chiedere (come era nel progetto iniziale) che vengano confiscati anche i beni dei corrotti per farne un utilizzo sociale. E poi continuerà il nostro impegno nell?educazione alla legalità, che è il filone in cui abbiamo avuto le maggiori soddisfazioni. Nasce poi proprio in questi giorni un settore di Libera che si chiama Liberascuola e stiamo lavorando per un altro chiamato Liberosport.
Antonella Signorelli

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