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I cattolici e il voto: cresce l’astensionismo

Sarà presentata domani una ricerca di Fondazione Achille Grandi per il bene comune e Acli

di Redazione

Cattolici praticanti sempre più tentati dall’astensionismo. Secondo la ricerca a cura dell’Istituto Ipsos “Cattolici e politica in Italia: tra astensionismo e voglia d’impegno” che verrà presentata domani l’astensionismo tra i cattolici praticanti raggiunge il 48,7%, con una crescita del 6,3% rispetto alla precedente rilevazione di febbraio 2011.

Secondo le prime anticipazioni del sondaggio, il 39% dei cattolici, impegnati nelle associazioni, nel volontariato e nei movimenti ecclesiali, ritiene che sia sbagliata un’organizzazione dei cattolici, il 32% pensa che sia necessario dar vita ad un movimento unitario di carattere sociale che faccia sentire la propria voce, il 26% sostiene la necessità di una nuova forza politica che li rappresenti e il 3% non sa.

Numeri che cambiano quando a essere intervistati sono i cattolici partecipanti settimanalmente alla messa: il 53% dice no a confondere politica e religione, il 26% è a favore di un movimento unitario, il 6% sostiene l’idea di un nuovo partito, il 15% non sa.

A presentare tutti i dati della ricerca voluta dalla Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune e le Acli ci saranno Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos; Michele Rizzi, presidente Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune; Giuseppe Pisanu, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia; Luigi Bobba, vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli.

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