I conti in tasca

di Redazione

Lo shopping
in tempi di crisi
Nello shopping, secondo l’ultima rilevazione condotta dall’Osservatorio Retailing della Sda Bocconi su un campione di 1.400 persone, chi acquista cerca di scovare l’offerta migliore. Se, ad esempio, si deve acquistare un capo di abbigliamento, in genere un cliente visita 8-9 punti vendita e si rivolge a 4 o 5 formule di vendita diverse (grandi magazzini, catene di pronto moda, punti vendita specializzati in abbigliamento sportivo, outlet e flagship store di grandi marchi). Raramente si ferma nel primo negozio visitato o sotto casa. Le formule distributive più frequentate sono i grandi magazzini come Coin, Rinascente, Oviesse e Upim (38,7% del campione), seguiti dalle catene di abbigliamento come Benetton, H&M e Zara (24,1%) e da quelle di abbigliamento sportivo come Decathlon, Giacomelli e Longoni (21,8%). Un po’ meno frequentati i punti vendita delle griffe (11,4%) e gli outlet (4%), un fenomeno quest’ultimo in grande ascesa ma ancora presente a macchia di leopardo sul territorio nazionale.

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