Non profit
I medici di Emergency per le vaccinazioni
Dieci medici e infermieri lavoreranno a titolo volontario nella struttura di Fieramilanocity, due pomeriggi a settimana, a fianco del Policlinico. Aperte le adesioni
di Redazione

Medici e infermieri volontari di Emergency presteranno servizio gratuitamente a supporto della campagna vaccinale, che con il mese di maggio dovrebbe correre a pieno regime. Emergency ha iniziato a fornire il proprio contributo a Mialno, a fianco del Policlinico: «dalla ‘Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico’ è giunta la richiesta di unire le forze per uno scopo comune: il rafforzamento e il proseguimento delle vaccinazioni contro il Covid-19» spiega l’associazione. Dieci medici e infermieri lavoreranno a titolo volontario nella struttura di Fieramilanocity, due pomeriggi a settimana, il mercoledì e il sabato dalle 14.00 alle 20.00. È sempre garantita dal Policlinico la supervisione medica e infermieristica.
Emergency lancia quindi un appello al personale medico e sanitario (medici, infermieri, assistenti sanitari) interessato a prendere parte alla somministrazione dei vaccini in Fiera come volontario: per aderire è necessario scrivere a programmavaccinale@emergency.it inviando una copia del documento di identità e del codice fiscale, titolo di studio, iscrizione all'ordine professionale e ricevuta di pagamento di regolare iscrizione; eventuale codice tessera SISS, segnalando le proprie disponibilità di tempo.
Emergency è presente in Italia dal 2006 con progetti socio-sanitari in 8 regioni. Dall’inizio della pandemia ha messo a disposizione delle autorità sanitarie le proprie competenze. Da Milano è partito Nessuno Escluso, un progetto che prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari e beni di prima necessità alle persone che in questo momento hanno bisogno di un sostegno e non hanno accesso ad altri aiuti. Sempre a Milano è attivo il monitoraggio nei centri della città dedicati ai senza dimora, nelle strutture per minori stranieri non accompagnati (MSNA), in quelle del sistema Siproimi (ex SPRAR) e in alcuni campi rom.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.