Non profit
«I soldi entro agosto».Firmato Roccella
5 per mille/1 Il sottosegretario scrive a VITA
di Redazione

Caro direttore, mi sarebbe piaciuto diffondere un comunicato dai toni trionfalistici per dire: «Evviva, stiamo distribuendo i fondi del 5 per mille!». Ma non mi sembra giusto nei confronti delle associazioni (circa 21mila in tutta Italia) che stanno aspettando ormai da oltre due anni quel 5 per mille dell’Irpef che i contribuenti hanno destinato al mondo del non profit. Quella del 5 per mille è un’iniziativa sperimentale introdotta dalla legge finanziaria del 2006 che, nel complesso, ha dato buoni frutti. Per questo è stata infatti confermata anche nel biennio successivo.
La sua piena applicazione ha però dovuto fare i conti con procedure complesse e farraginose: da semplificare, in particolare, sono state le modalità di erogazione dei pagamenti. I contributi relativi al 2006, distribuiti in proporzione alle preferenze ricevute dai cittadini, sono stati pagati a metà giugno con una prima tranche di circa 80 milioni di euro, pari al 40% dell’ammontare totale (193 milioni di euro). L’emissione della parte restante è in corso. Il 17 luglio scorso il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha infatti siglato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate per automatizzare e velocizzare i pagamenti. Nell’arco di 4-6 settimane prevediamo di accreditate le quote restanti, circa 120 milioni di euro in tutto, alle associazioni che avranno comunicato le coordinate bancarie e postali per il versamento. Non appena saranno disponibili gli elenchi dei beneficiari e i relativi compensi, con la stessa procedura verranno erogati, in 6-8 mesi, anche i pagamenti per il 2007.
Le buone notizie non finiscono qui. Il 5 per mille “resiste” al rigore della manovra finanziaria in discussione al Parlamento: non solo viene escluso dai tagli di bilancio ma, anzi, è confermato anche per il 2009. Tutto ciò conferma l’attenzione e la sensibilità che questo governo ha nei confronti del volontariato e, più in generale, del mondo del terzo settore, realtà a cui vogliamo offrire sempre più numerose opportunità di dialogo con l’esecutivo. Il governo, colgo con questa lettera l’occasione per ribadirlo, intende a mettere a punto una legge che faccia del 5 per mille una misura strutturale del bilancio.
Su questo fronte, e su molti altri, lavoreremo in raccordo con l’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, e sempre in collaborazione con il mondo del volontariato e dell’associazionismo. L’obiettivo è quello di provare, insieme, a sciogliere i nodi finora irrisolti per contribuire al futuro del terzo settore.
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