A Sanremo ha trionfato due volte con Si può dare di piùe Mistero), ma forse il segno più profondo l?ha lasciato quando non ha vinto, con Primavera a Sarajevo e Nessuno tocchi Caino. Ora è passato a condurre un programma tv, Il bivio.
Come è approdato alla tv?
Non rientrava nei miei progetti, ma questa trasmissione è nelle mie corde. Raccontare storie mi è sempre piaciuto – lo faccio da vent?anni nelle mie canzoni – e mi affascinava l?idea di cercare il confine tra destino e libero arbitrio nelle nostre vite.
Nel frattempo sta portando in giro Amore e guerra tour…
È un recital teatrale ispirato a un unico filo conduttore: un occhio ai deboli e agli esclusi, dai carcerati a tutti i discriminati perché in qualche modo ?diversi?.
Come procede la collaborazione con Nessuno tocchi Caino?
Continuo a fare da cassa di risonanza per promuovere l?associazione. L?obiettivo è lo stesso della Nazionale Cantanti, di cui faccio parte: usare la nostra notorietà per diffondere temi sconosciuti al pubblico.
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