Non profit
Il blog della previdenza responsabile
Walter Bottoni - Fondo pensione complementare dipendenti Mps
di Redazione
Investitori istituzionali con un volto e un’anima, ovviamente etica. Nato a Monte San Giovanni Campano l’1 settembre 1954, dal 1974 Walter Bottoni lavora nella Banca Monte dei Paschi di Siena e svolge attività sindacale nella Fisac-Cgil. Dall’11 settembre 2001 è amministratore del Fondo pensione complementare dei dipendenti di Banca Mps e dal 2007 vicepresidente. È uno dei promotori della svolta che porta il fondo pensione ad integrare i criteri Sri dalla sola linea Etica a tutte le linee di gestione. E a fine 2011 lancia “Previtenda – Dai occupiamo la previdenza” (http://daioccupiamolaprevidenza.blogspot.it/), blog sull’investimento responsabile nel mondo previdenziale.
Che ruolo hanno avuto gli iscritti nella svolta “etica” del fondo pensione?
Dopo una prima fase di crescita impetuosa di aderenti alla linea Etica, la vera svolta è avvenuta nell’anno d’avvio della crisi, il 2008. Quella linea registrò un afflusso inaspettato di adesioni da tutti gli altri comparti generalisti: si stava incrinando la fiducia verso i modelli tradizionali. Era il momento d’uscire dal recinto e rinnovare l’intera struttura d’investimento seguendo il filtro etico. Ciò ha cambiato perfino il profilo professionale dei nostri gestori.
In Italia sono una minoranza i fondi pensione che utilizzano criteri Sri: che cosa potrebbe sbloccare questa situazione?
La ricetta è “uscire dall’autoreferenzialità”, aprirsi al confronto e al cambiamento. La nostra esperienza nasce dentro un’industria finanziaria non per negarla ma, forse, per ritrovare lo spirito che ispirò San Bernardino da Siena nell’inventare i primordiali meccanismi di quella sorta di microcredito rinascimentale che erano i Monti di Pietà.
Come sta andando l’esperienza del blog “Occupiamo la previdenza”?
Come ha insegnato la primavera araba, il web è partecipazione, lo sperimento ogni giorno: in pochi mesi ho registrato più di 5mila contatti, con punte di 120 collegamenti al giorno. Un mio iscritto ha detto del blog che «offre uno spaccato di rara efficacia e immediatezza sul complesso universo della previdenza ? ovviamente con particolare attenzione ai nostri fondi aziendali ? e più ampiamente sulle molteplici (e spesso inquietanti) vicende che toccano il nostro lavoro e il nostro risparmio previdenziale»: non potevo sperare di meglio.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it