Formazione

Il boicottaggio di un intero paese penalizza chi garantisce i diritti

di Daniele Scaglione

di Redazione

Negli ultimi anni in Italia il dibattito sulla responsabilità sociale ha subito una grande accelerazione. Per ora è ancora un insieme di buone intenzioni, tant?è che organizzazioni imprenditoriali e forze politiche sono letteralmente terrorizzate dalla sola idea di introdurre qualche norma obbligatoria sul tema. Eppure qualcosa dovrà cambiare. È passato più di un anno da quando Calpers, il più grande fondo pensione degli Stati Uniti, ha annunciato che non avrebbe più investito in Thailandia, Malesia, Indonesia e Filippine. Una scelta dovuta, secondo Calpers, soprattutto a considerazioni di natura economica: le violazioni dei diritti umani che avvengono in questi Paesi impedirebbero alle imprese di fare affari in modo vantaggioso. In realtà escludere a priori un Paese è discutibile perché rischia di penalizzare anche le aziende che in quello Stato si sforzano di garantire ai lavoratori adeguate garanzie in fatto di diritti e sicurezza sul lavoro. Ma la scelta di Calpers testimonia che le imprese devono (non semplicemente ?possono?) occuparsi anche di questioni politiche e sociali. Diversamente, ne subiranno conseguenze sul piano economico.

Daniele Scaglione, già presidente di Amnesty Italia

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