Elisa Cozzarini, da Frisanco
All’inizio c’era un allevamento di capre a Frisanco, piccolo comune di poco più di 600 abitanti, incastrato tra le montagne del Parco delle Dolomiti friulane, in provincia di Pordenone. Oggi ci sono un ristorante, un campeggio e presto una fattoria didattica. E un giorno, sognano i fondatori, La Luna sul Raut sarà una meta del turismo sociale italiano ed europeo.
Una grande scritta in corsivo, elegante, bianca su sfondo nero, indica al forestiero che arriva dalla pianura la strada per il ristorante-campeggio La Luna sul Raut. «La luce forte del sole illumina, ma può anche abbagliare. Invece la luna, simbolo del femminile, può farci scoprire lati nascosti, misteriosi e sorprendenti della vita e di noi stessi, grazie al suo debole chiarore», spiega Roberto Valusso, presidente dell’omonima cooperativa per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. E continua: «Il Raut, 2.025 metri, è il monte che regna sulla Val Colvera, non potevamo ignorare la sua maestosa presenza. Da qui nasce il nome della cooperativa». L’avventura è iniziata a maggio 2008, con l’inaugurazione del ristorante, aperto dal giovedì alla domenica. Ma Giorgio e Roberto si conoscevano già da tempo. Giorgio, veterinario, da anni gestisce l’allevamento Longiara a Frisanco. «Ho scelto di trasferirmi quassù dopo aver vissuto in tanti luoghi, dalla Sicilia al Venezuela», racconta.
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