Non profit
Il futuro è l’alleanza pubblico-privato
Il consorzio Pan ha organizzato un seminario in Piemonte. Il dialogo con la Regione
di Redazione
Oltre 300 nidi, quasi 10mila posti disponibili, più di 2mila addetti: sono i numeri del sistema Pan in Italia, che a 5 anni dalla nascita continua a presentare capillarmente il proprio modello di qualità sul territorio.
È successo anche a Torino il 27 novembre scorso, con un seminario dedicato alla qualità e alla sostenibilità dei servizi per l’infanzia. Un dialogo tra i vertici del Consorzio Pan (di cui fanno parte, come è noto, i tre giganti della cooperazione sociale italiana: Cgm, CdO, Legacoopsociali, oltre all’istituto bancario Intesa Sanpaolo) e i responsabili della pubblica amministrazione regionale, in primis l’assessore al Welfare,Angela Migliasso. «L’incontro con il territorio è un formidabile strumento di riflessione sulle problematiche legate all’accesso ai servizi per l’infanzia, di promozione del sistema Pan e, contemporaneamente, di creazione di nuove alleanze», sottolinea Paola De Cesari, membro del comitato di accompagnamento Pan in rappresentanza della rete Cgm.
Si parte dalla presa d’atto che il cammino verso l’obiettivo di Lisbona (33% di copertura) è ancora lungo, soprattutto nel Centro-Sud (il caso del Piemonte è interessante, perché l’impegno dell’amministrazione ha condotto a una crescita della copertura dei posti dal 15 al 24% in 4 anni), ma oltre alla creazione di nuovi nidi, il futuro chiama in causa pubblico e privato sociale per fronteggiare la crisi economica. «Ci è richiesto di conciliare la qualità dei servizi all’infanzia – aspetto indispensabile – con un quadro di risorse limitato», spiega la De Cesari. Le amministrazioni locali devono fronteggiare una riduzione dei budget, ma anche le famiglie faticano molto a far quadrare i bilanci. «Né il pubblico, né le famiglie, né i lavoratori possono sostenere da soli i costi del servizio», prosegue. «In questo senso, proponiamo delle alleanze tra pubblico e privato, a cominciare dalla defiscalizzazione dei servizi all’infanzia, poi confrontandoci sui modelli gestionali e cercando nuove strategie. E infine, dal momento che per noi il nido non è un baby parking ma un laboratorio di comunità, cerchiamo di promuovere partnership con imprese e banche, puntando sul fatto che la qualità dell’accoglienza e dell’educazione dei nostri bambini è una responsabilità collettiva».
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.