Welfare

Il futuro sostenibile dell’Italia in 12 parole chiave

Gli organizzatori degli otto principali festival impegnati nel cambiamento socio-economico italiano si danno appuntamento il 4 marzo a Roma. Tra gli obiettivi mettere in moto tutte le energie del Paese così da rendere la società al 100% “generativa”. «La logica dell’uno contro uno è controproducente e determina un progressivo immiserimento del tessuto morale, sociale ed economico. L’unica che può funzionare è invece quella della cooperazione, dell’integrazione, dell’accoglienza» affermano gli otto

di Redazione

Con l’obiettivo valorizzare l’Italia che funziona e lanciare le 12 parole chiave per il futuro sostenibile del nostro Paese si riuniranno per la prima volta a Roma, il 4 marzo, alla Sala del refettorio della Camera dei Deputati (dettagli in agenda online), gli organizzatori degli otto più importanti festival italiani – Leonardo Becchetti (Festival Nazionale dell’Economia Civile); Enrico Giovannini (Festival dello Sviluppo Sostenibile); Mauro Magatti (Festival della Generatività); Anna Lisa Mandorino e Marco de Ponte (Festival della Partecipazione); Emmanuele Massagli (Adapt International Conference); Ermete Realacci (Festival della Soft Economy); Alessandro Rosina (Mappa celeste. Forum per il Futuro del Paese); Paolo Venturi (Le giornate di Bertinoro per l’economia civile) – impegnati a proporre un cambiamento radicale nel sistema Italia.

L’incontro nasce dalla volontà di mettere in moto tutte le energie del Paese al fine di rendere la società al 100% “generativa” e di valorizzare il sistema socio-economico che esiste e produce senza sfruttamento. Per uscire dal circolo vizioso del rancore e della paura dove il cortocircuito tra politica e comunicazione social rischia di far precipitare l’Italia.

L’appuntamento di Roma vuole porre le basi per avviare un dialogo costante, democratico e inclusivo, creando un percorso partecipato e coordinato attorno alle 12 “parole chiave” per il futuro: Competenza, Democrazia, Economia civile, Fiducia, Generatività, Green economy, Inclusione, Partecipazione, Soddisfazione di vita, Sostenibilità, Sussidiarietà, Uguaglianza/Pari opportunità.

Solo insieme – si legge in una nota – si possono creare soluzioni efficaci, mettendo in sinergia le varie esperienze e sperimentando soluzioni condivise che partano da valori comuni. La proposta, quindi, è quella di sperimentare una nuova forma di “interazione in piattaforma”, con l’obiettivo di favorire, nel corso di tutto l’anno, relazioni e interazioni tra cittadini, riducendo al minimo i possibili “effetti collaterali negativi” tipici della comunicazione social.

«La logica dell’uno contro uno è controproducente e determina un progressivo immiserimento del tessuto morale, sociale ed economico del paese. L’unica che può funzionare è invece quella della cooperazione, dell’integrazione, dell’accoglienza, quella dell’1+1 che fa tre e non due perché lavorare assieme in modo armonico moltiplica le nostre forze» affermano gli otto organizzatori del percorso.

Il nostro Paese – si legge ancora – deve saper dare delle risposte socio-economiche positive sia a chi ha già gli strumenti sia ai casi più difficili. Vogliamo rafforzare in modo partecipativo, il più ampio possibile, senza alcuno steccato politico il valore della democrazia e migliorare la qualità del dibattito pubblico in Italia. In questa prima giornata di confronto saranno i promotori degli otto Festival e i direttori di importanti quotidiani nazionali a promuovere una “piccola-grande rivoluzione” basata sul dialogo e sulle esperienze maturate nel corso degli anni vissuti, mettendo in campo un vivace e ricco scambio di idee e di valori con le migliaia di giovani che, in ogni parte d’Italia, hanno preso parte alle diverse iniziative organizzate dai festival.

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